Sedici gli animali senza vita, l’uomo denunciato
Strage di cani e cuccioli nella notte a Nurachi (Oristano). Appartenevano a un allevatore di 73 anni che, stanco delle proteste dei compaesani per le scorribande dei suoi animali, ne ha ucciso sedici e li ha lasciati nel cortile della sua abitazione alla periferia del paese lungo la strada per Cabras. Le proteste e l’indignazione hanno trovato subito spazio sui social network e gia’ ieri notte sono intervenute le guardie zoofile dell’Enpa. Questa mattina all’alba, i cani erano ancora li’. Qualcuno li ha fatti coprire con un lenzuolo bianco ma ora ancora non e’ chiaro chi debba intervenire e come, per seppellirli da qualche parte o comunque “smaltirli” (come si dice in burocratese) in conformita’ alla norme sanitarie. Il responsabile della strage questa mattina ha spiegato che era esasperato per le continue proteste e che non sapeva piu’ che fare.
L’allevatore è stato denunciato a piede libero per uccisione di animali, dopo aver ammesso ai carabinieri di Riola Sardo di aver avvelenato 16 cani di sua proprieta’ perche’ stanco delle proteste dei compaesani per le condizioni in cui li teneva e per le loro scorribande sulla strada pubblica. I militari erano intervenuti ieri notte dopo le segnalazioni di alcune persone che avevano notato i cani sofferenti e agonizzanti nel cortile dell’allevatore alla periferia del paese. Nella casa dell’uomo i carabinieri hanno anche sequestrato il flacone con i residui del veleno utilizzato per uccidere gli animali. Sul posto e’ intervenuto anche un veterinario della Asl 5 di Oristano e un campione del veleno assieme a uno dei cani uccisi sono stati inviati all’Istituto Zooprofilattico per gli esami.