Era bloccato su un isolotto a valle di una chiusa
Era bloccato su un isolotto a valle della chiusa gestita dalla società Solvay sul fiume Tirino (Pescara) e non riusciva a guadagnare la libertà a causa del grande volume d’acqua e delle infrastrutture presenti nella zona. Ma grazie all’intervento tecnico/speleologico degli uomini del Corpo forestale dello Stato, il capriolo, un maschio adulto, è stato tratto in salvo. “Con molta probabilità – spiegano i forestali – l’animale era finito sull’isolotto, cadendo da una parte verticale posta nelle vicinanze del fiume. L’intervento di soccorso è risultato particolarmente impegnativo sia per le particolari condizioni operative in cui ha dovuto lavorare la Forestale che per le condizioni in cui versava l’animale. Il capriolo era infatti spaventato e sarebbe potuto saltare dentro l’alveo del fiume mettendo in pericolo anche il personale impegnato nelle operazioni di soccorso”. Il capriolo è stato, quindi, soccorso in tempi rapidi. L’Ufficio territoriale per la diodiversità di Pescara, che gestisce una struttura dedicata al recupero della fauna selvatica in difficoltà, ha coordinato tutte le operazioni di soccorso che hanno visto impegnato il personale del Posto fisso forestale di Popoli, del Soccorso alpino forestale dell’Aquila e il personale della società Solvay, concessionaria dell’impianto. Il capriolo, dopo essere stato messo in salvo, è stato trasportato nelle strutture del Centro di recupero fauna selvatica della Forestale di Popoli per verificare le sue condizioni fisiche e successivamente sarà liberato in ambiente naturale lontano da strutture ed abitazioni, restituendolo così alla libertà.