L’azione delle guardie zoofile di Oipa e Asl

Un vero e proprio branco di cani completamente abbandonati a se stessi, schierati in difesa di una proprietà che ritenevano essere la loro casa e che invece si è scoperto essere una prigione dalla quale non avevano alcuna possibilità di uscire, se non per essere venduti da cuccioli al migliore offerente.
E’ lo scenario degradante cui si sono trovati di fronte i volontari delle Guardie eco zoofile OIPA di Genova, intervenuti insieme all’ASL, Carabinieri, Polizia Locale e assistenti sociali all’interno di una casa nell’entroterra ligure, dove diverse segnalazioni indicavano la presenza di un numero imprecisato di cani, sia adulti che cuccioli, visibilmente denutriti, in condizioni di salute molto precarie e fuori qualsiasi controllo, tanto da arrivare ad aggredirsi tra loro.

Privati di qualsiasi assistenza sanitaria, di cibo adeguato e delle minime condizioni d’igiene, circa 40 cani di razza corso vivevano in condizioni di totale incuria, costretti a giacere tra urina e feci e indotti a riprodursi tra loro allo scopo di essere venduti da madre e figlio, proprietari dell’abitazione, dove le utenze erano oramai staccate da tempo per morosità e cui la situazione era oramai sfuggita di mano, tanto da essere loro stessi vittime di episodi di aggressione da parte degli stessi cani.

A seguito dell’ispezione, condotta in due tempi, visto l’elevato numero di cani e la difficoltà di accesso nello stabile, l’ASL in coordinazione con le Guardie OIPA ha proceduto alla denuncia dei proprietari e al sequestro di 16 cuccioli, dagli 8 ai 12 mesi d’età, tutti senza microchip, privi di vaccinazioni e con segni visibili di cicatrici provocate dai morsi di altri cani. Le loro condizioni di salute sono ancora in corso di accertamento, mentre rimangono all’interno dell’abitazione i cani adulti, che saranno oggetto di successivi controlli da parte delle Guardie OIPA e dell’ASL non appena sarà individuata per loro una sistemazione adeguata.