UE, SLOW FOOD: IL PARLAMENTO EUROPEO DICA NO AL GLIFOSATO

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Serve indagine sulla sua cancerogenità

La settimana prossima gli europarlamentari sono chiamati a esprimere il proprio parere sul rinnovo della licenza di utilizzo del glifosato per i prossimi 15 anni. Slow Food insieme a Pesticide Action Network Europe (PAN Europe), Health & Environment Alliance (HEAL), Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia, PAN-Italia, Dachverband fur Natur- und Umweltschutz Sudtirol / Federazioni Protezionisti Sudtirolesi e WWF Bolzano / Alto Adige, chiede a gran voce che i deputati si oppongano a questa richiesta. ‘E’ fondamentale che il Parlamento Europeo inviti la Commissione a presentare una nuova proposta e soprattutto una revisione indipendente della classificazione del glifosato basata su tutti i dati scientifici disponibili relativi alla sua cancerogenicita’ cosi’ come ai suoi possibili impatti sul sistema ormonale umano, oltre alla pubblicazione immediata di tutti i dati scientifici usati nella formulazione dell’opinione dell’EFSA’, commenta Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia. Il glifosato e’ un erbicida totale (non selettivo) ampiamente usato in agricoltura, spazi pubblici, giardini e orti privati. ‘E’ attualmente in corso una disputa sulla sua cancerogenicita’, dopo che l’EFSA ha sottolineato la necessita’ di analizzare ulteriormente il suo possibile impatto sul sistema ormonale umano. Inoltre, secondo alcuni scienziati, sussistono diversi problemi ambientali associati a un pesante e ripetuto uso di erbicidi a base di glifosato’, continua Pascale. Nonostante queste serie preoccupazioni, la Commissione europea ha comunque proposto di rinnovare la licenza del glifosato per altri 15 anni, a condizione che non venga usato in pesticidi contenenti le sostanze chimiche polietossilato (POE)-tallowamine. La Commissione ha inoltre chiesto ai produttori di glifosato di presentare, dopo il rinnovo della licenza, prove scientifiche che il glifosato non interferisce con il sistema ormonale umano. ‘L’UE non dovrebbe prendere decisioni prima di aver stabilito pienamente i possibili impatti del glifosato sulla salute umana e sull’ambiente’.

Tag: agricoltura, animali, glifosato
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