Aids del gatto, l'epidemia fantasma

Si è svolto pochi giorni fa a Bologna un congresso veterinario sul FIV e FELV, ovvero il cosiddetto AIDS del gatto e la Leucemia Virale Felina. Per quanto riguarda il temutissimo (non da me) AIDS del gatto, finalmente anche i relatori hanno avuto il coraggio di affermare che il virus ha perso patogenicità (capacità di causare malattia) negli ultimi anni. In realtà l’AIDS del gatto, come per l’uomo, è sempre stata enormemente sopravvalutata, come ci ha magistralmente rivelato il grande virologo americano Peter Duesberg, per meri interessi di bottega. Consiglio la lettura di “AIDS, il virus inventato”, ora in edizione economica e una puntatina su www.duesberg.com
. E’ sempre supponente scrivere” Io l’avevo detto”, ma questa volta me ne frego. Io ho sempre sostenuto che l’AIDS dell’uomo e del gatto, per come ce l’hanno venduta, è una bufala. Venticinque anni fa i vari Gallo, Montagnier ecc. avevano previsto sfracelli di morti in tutto il mondo, USA ed Europa in primis per i nostri peccati capitali. Siamo ancora qui a peccare. Ora hanno spostato l’AIDS in Africa dove i veri problemi sono la fame e la sete e non l’AIDS.
Diversa la Leucemia Virale Felina, il cui virus da solo o in accoppiata a quello dell’AIDS (FAIDS per essere più precisi), è sicuramente più pericolosa.
Se dunque avete un gatto FIV positivo “Don’t panic”, niente panico. Ne ho visti a decine portarsi il virus nella tomba a 20 anni, senza alcuna terapia.
Naturalmente, è bene specificarlo una volta di più, questi virus sono specie specifici. Quelli che colpiscono i felini non sono in grado di causare alcuna malattia nell’uomo e vice versa.

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