Molti agnelli subiscono, tra le altre cose, la sofferenza del trasporto senza soste, senza cibo e senza acqua. La maggior parte di essi provengono infatti dai Paesi dell’Est Europa perché i prezzi sono più bassi e si può anche rischiare l’invenduto. Nessuno vuole soffermarsi a pensare che ogni agnello è un cucciolo e che a un mese di vita viene tolto alla madre e costretto ad un viaggio infernale e se sopravvivrà sarà poi macellato.