MILANO, PRESE A CALCI UN CANE E ADESSO CHIUDE LA SUA EDICOLA

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L’uomo, 45 anni, nel mirino della gente

Resta chiusa l’edicola di via Solari, a Milano, dopo che il proprietario ha preso a calci un cane che aveva fatto pipì su un pacco di giornali.
La storia partita con un servizio su “Striscia la notizia”, ai primi di novembre, in cui una signora raccontava la sua disavventura: “Stavo passeggiando con il mio cane lungo via Solari quando la mia bestiola, un cane di piccola taglia, ha fatto la pipì sui giornali dell’edicola di fronte al civico 19. E l’uomo è uscito come una furia sferrando un calcio facendolo volare in aria”. Subito dopo l’inviato di “Striscia”, Edoardo Stoppa, va dall’uomo, R. C., 45 anni, che prima prende a male parole Stoppa e, poi, fa partire una serie di insulti, lo minaccia più volte.
Il video viene mandato in onda e non tardano le reazioni. Il primo a suonare la carica è il sito antagonista Indymedia che definisce “fascista” l’edicolante. Qualcuno invita alla moderazione, mentre altri si spingono oltre, purtroppo, e giurano vendetta con frasi colorite. Non meno arrabbiati gli interventi su Facebook.
Poi gli attivisti di “100% animalisti” si fanno sentire e incollano lo striscione con la scritta “Prova a picchiare anche noi, vergognati” e “Liberazione animale, noi ci crediamo” sull’edicola. La seconda, più pesante, qualche sera dopo, quando viene imbrattata l’edicola, danneggiata la saracinesca e lasciato un biglietto contenente minacce. L’edicolante, all’inizio, chiede aiuto alla polizia. Poi, spaventato, decide di abbassare la saracinesca. Per sempre.
Al momento l’edicola se ne sta lì sul marciapiede di via Solari con le saracinesche mezze scassate tirate giù e ricoperte di scritte. Il titolare per legge può tenerla chiusa un anno senza perdere la licenza, dopo di che questa ritorna al Comune che può decire se darla a un altro giornalaio. L’esercizio è chiuso da almeno otto o nove mesi e in autunno, quindi, R. C. dovrà decidere cosa fare. Di riaprire però non sembra abbia tanta voglia. Giusta la battaglia animalista, ma la violenza è sempre da condannare.

Tag: animali, maltrattamenti
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