Gli attivisti della Lipu di Palermo, nell’ambito di una campagna di reclutamento e formazione volontari, hanno organizzato a Palermo la pulizia di ami, “lenze da pesca e rifiuti di qualsiasi genere abbandonati presumibilmente da pescatori sportivi”. Muniti di robusti guanti di cuoio e con un’instancabile volontà, hanno effettuato 2 km di percorso accidentato tra l’Addaura e il molo dell’Acquasanta raccogliendo due sacchi da 30 litri di soli ami e lenze, molte delle quali erano incastrare tra gli scogli e totalmente invisibili. “Non era mai stata fatta una pulizia approfondita di ami e lenze da pesca, i quali sono un pericolo per la vita degli uccelli marini – dichiara Giovanni Cumbo, Delegato della Lipu di Palermo – Tali rifiuti sono lasciati a terra con non curanza dai pescatori dei quali ci si chiede come facciano a pescare indisturbati anche in piena area portuale come, ad esempio, il porto dell’Acquasanta e la Cala dove vige il divieto di pesca, in quanto l’attività potrebbe intralciare la navigazione interna”. “Tra l’altro – continua Giovanni Cumbo – le lenze sono praticamente invisibili anche per gli animali, e spesso vengono abbandonate con gli ami ancora armati di esca. In questo modo gabbiani, ma anche piccoli trampolieri e cormorani ingeriscono l’esca con tutto l’amo”.
(Foto da Facebook)