Preoccupazione per la Grande barriera corallina
Il governo federale australiano, dopo aver bloccato il progetto a giugno scorso, ha dato il via libera allo sviluppo di una gigantesca miniera di carbone ad opera del colosso indiano GVK. Stiamo parlando della miniera Alpha Coal, nello Stato del Queensland, che dovrebbe produrre 30 milioni di tonnellate di carbone all’anno dal 2015. Il tutto con un investimento iniziale stimato in 6,3 miliardi di dollari.
E via alle polemiche, visto che – secondo alcuni – il colosso potrebbe mettere in pericolo la Grande barriera corallina. Per questo motivo, il governo ha imposto rigide regole per la protezione dell’ambiente, che hanno convinto lo stesso ministro Tony Burke, inizialmente contrario, a dare il proprio assenso: “La mia decisione si fonda su una valutazione esaustiva e rigorosa del progetto”, ha dichiarato. GVK dovrà, ad esempio, tutelare una particolare specie di mammiferi marini, nonché la popolazione di uccelli che vive nella zona. Oppure, ancora, dovrà coprire con materiali speciali i vagoni per limitare la propagazione di polveri nocive.
A destrare preoccupazione, in modo particolare, il problema legato alla fragilità e all’importanza della barriera corallina. Vale davvero la pena costruire una miniera che estrarrà una fonte d’energia non rinnovabile, il carbone, molto inquinante e pericoloso per l’ambiente.