Continuiamo a chiamarla emergenza smog anche se, puntuale come un treno svizzero, arriva a tormentare le nostre città con l’accendersi dei riscaldamenti e con l’aumento della siccità. Le misure che si possono prendere sono sempre le stesse in attesa di provvedimenti strutturali: targhe alterne, blocchi del traffico, abbassamento delle caldaie. Ci preoccupiamo per noi umani per le categorie più a rischio come bimbi e anziani ma spesso dimentichiamo che le polveri sottili sono un veleno altrettanto pericoloso per cani e gatti. Non a caso basta parlare con un veterinario di città per avere le conferma che, ad autunno inoltrato, le malattie respiratorie dei nostri amici a 4 zampe subiscono un’impennata. Del resto camminare a 30 cm da terra non è piacevole in una metropoli: vuol dire fare un’aerosol con i tubi di scappamento e questo oltre ad aumentare il rischio di malattie polmonari alla lunga può portare all’insorgere di tumori.
Non c’è un rimedio drastico ma alcuni accorgimenti possono migliorare la situazione. Ovvimente i cani sono più esposti perché stanno più all’aria aperta. Questo non vuol dire cancellare la passeggiata quotidiana, anzi tenere in allenamento i polmoni è fondamentale anche con l’aria inquinata. E’ importante però scegliere un’area verde abbastanza ampia, insomma optiamo non per un giardinetto ma un parco dove le concentrazioni di inquinati sono più basse. Se poi ci fosse la possibilità una bella gita fuori porta nel fine settimana può fare bene al nostro amico e a tutta la famiglia.
Un altro buon consiglio che vale per cani e gatti riguarda il pelo dove si depositano le polveri inquinanti che poi i nostri amici, leccandosi, finiscono per ingerire. Allora spazzolare è la parole d’ordine. Fido e Felix non necessitano di bagni ma delle belle spazzolate oltre a essere delle coccole gradite per molti, riescono a rimuovere dal pelo le sostanze dannose.
In attesa di piogge e venti purificatori dell’aria un controllo dal veterinario in caso di tosse e respiro affannoso potrebbe essere utile. In questo caso il dottore controllerà anche denti e occhi che diventano spesso una cartina di tornasole di possibili danni da inquinamento.