DIESELGATE, CONSIGLIO ETICO TEDESCO: CORRETTI I TEST SULL’UOMO

DIESELGATE, CONSIGLIO ETICO TEDESCO: CORRETTI I TEST SULL’UOMO

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Quei test sugli uomini sono ineccepibili e il clamore esploso Germania sull’ennesimo caso, che ha travolto l’industria dell’auto, non e’ solo ingiustificato, ma addirittura “imbarazzante”. Ad affrontare la questione delle ricerche sui gas di scarico della societa’ Eugt dei colossi dell’auto tedesca in questi termini e’ Reinhard Merkel, membro del Consiglio etico tedesco (organo nazionale) e docente di filosofia del diritto, che parlando all’ANSA ribalta le accuse: “la reazione avuta dalla politica e’ stata assolutamente eccessiva, e mostra un’incompetenza morale e un’ignoranza dei temi che riguardano la ricerca scientifica che fanno rabbia”. Il filosofo del diritto spiega che vi sono una serie di equivoci: “l’indignazione sui test sulle persone e’ totalmente fuori luogo. Si tratta di test chiamati tecnicamente esperimenti scientifici sotto controllo medico. E si effettuano secondo parametri chiari e rigorosi: le persone devono essere chiaramente consapevoli di quello cui si sottopongono, devono ricevere una spiegazione esaustiva e devono essere in grado di esprimere la loro volonta’. Inoltre gli esperimenti devono avere uno scopo medico ragionevole, e ragionevole deve essere il rapporto fra rischio e benefici”. Tutti parametri che lo studio di Aquisgrana avrebbe rispettato: il livello di gas a cui venivano sottoposti i soggetti era “chiaramente inferiore a quello a cui va incontro un pedone in un incrocio trafficato di una delle nostre citta’”. Ecco perche’ l’indignazione formulata dalla politica “e’ assolutamente assurda”. Anche la motivazione – era uno studio concepito a tutela dei lavoratori nelle fabbriche – configura “un chiaro scopo medico, un fine ragionevole”. E vi e’ stata l’approvazione del comitato etico della clinica, che rassicura in modo definitivo. La circostanza che gli esaminati in genere vengano pagati? Anche su questo c’e’ un principio: il “compenso e’ molto limitato”, non deve esser tale da rendere appetibile la pratica, spiega. “Piu’ problematici sono invece i test compiuti sulle scimmie negli Usa”, secondo Merkel. Su questi, pero’, mancano informazioni decisive per dare una valutazione definitiva. “E’ certamente sbagliato dire che i test sugli uomini sono ancor piu’ inaccettabili. Gli animali non possono esprimere volonta’ o consenso: questo comporta che con le persone si possano fare cose, che con gli animali non si possono fare. Faccio un esempio: frustare una scimmia e’ chiaramente tortura. Ma un masochista che si fa frustare nel rapporto sessuale puo’ essere frustato perche’ ha espresso una volonta’ a riguardo: questo attiene al suo libero arbitrio”. Sui test fatti in America sulle scimmie va chiarito se lo scopo fosse effettivamente medico e anche che tipo di animale sia stato sottoposto ai test. “Le scimmie antropomorfe, e dunque piu’ vicine agli uomini, come scimpanze’, oranghi e gorilla hanno una soggettivita’ piu’ complessa e sono esposti non solo alla sofferenza, ma anche a piu’ paure. Per questo vanno lasciati in pace. Con un macaco si pongono meno problemi”.

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