FIRENZE, AL VIA SGOMBERO DEL CANILE DEL TERMINE. POLEMICHE DEI VOLONTARI

E’ cominciato intorno alle 9 di questa mattina l’intervento di abbattimento di alcune delle strutture abusive del canile del Termine, tra Firenze e Sesto Fiorentino, disposto dall’Amministrazione comunale sestese in collaborazione con l’Ufficio di igiene urbana veterinaria della Asl. Circa 300 i cani ospitati nella struttura gestita dall’Unione amici del cane e del gatto, provenienti soprattutto dal Sud Italia.

Una quindicina di cani sono stati trasferiti al canile rifugio Enpa di Pistoia. Durante l’intervento si sono verificate proteste da parte dei soci che gestivano la struttura e di molti volontari. Sul posto, per fare eseguire l’ordinanza di demolizione di alcune gabbie sono intervenuti vigili urbani, polizia e carabinieri forestali.

“L’operazione di oggi – spiega una nota del Comune di Sesto Fiorentino – è un adempimento necessario dopo quanto disposto dalla sentenza del Consiglio di Stato del 19 marzo scorso che chiudeva un iter iniziato ben 12 anni prima. Nel 2006 infatti il Comune aveva ordinato la demolizione delle strutture abusive presenti in una parte del canile: contro questa disposizione l’associazione aveva fatto ricorso al Tar e poi al Consiglio di Stato che si erano pronunciati, in entrambi i casi, contro i ricorrenti. La sentenza di quattro mesi fa aveva chiuso la vicenda dal punto di vista giudiziario ed edilizio determinando l’acquisizione al patrimonio dell’intera area al Comune, ora obbligato al ripristino”.

Nella nota viene sottolineato che ai rappresentanti dell’Unione amici del cane e del gatto lo scorso 15 maggio era stato rivolto un invito formale ai gestori “a provvedere a liberare i manufatti abusivi con un piano di dismissione da avviare entro sessanta giorni” e che “a fronte dell’ostinato rifiuto da parte dell’Associazione ad ottemperare a quanto richiesto dalla legge, nonostante i contatti e le sollecitazioni, il Comune di Sesto Fiorentino si è fatto carico della situazione e ha disposto questo primo intervento e il trasferimento degli animali presso una struttura adeguata, adoperandosi affinché si apra per ognuno di essi la strada dell’adozione”.

Il Comune di Sesto Fiorentino ricorda poi “che i cani all’interno della struttura di via del Termine non sono randagi provenienti dal nostro territorio, dove il fenomeno del randagismo è limitato a due-tre cani all’anno che vengono affidati a una struttura convenzionata” e che “a oggi, sono in tutto cinque i randagi provenienti dal Comune di Sesto Fiorentino”. I gestori del canile fanno invece presente la difficoltà di trovare una sistemazione per i cani presenti nella struttura giudicando quella dell’amministrazione sestese una inutile prova di forza a danno degli animali.

(Foto di repertorio)

Tag: animali, cane, canile
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