BOLOGNA, SI' AI CIRCHI CON ANIMALI: IL COMUNE NE ACCOGLIERA' DUE

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Snobbato l’esempio di Imola dopo la morte della giraffa

A Imola poco più di un mese fa la morte di una giraffa che era scappata per le vie della città ha indotto il sindaco Daniele Manca a vietare l’uso degli animali “di ogni specie” nei circhi. A Bologna, invece, nonostante un regolamento che riduce le specie di animali che possono lavorare nei circhi, questo divieto non c’è. Anzi, nella graduatoria licenziata dal Comune il 29 ottobre per lo svolgimento di spettacoli in città nel corso della stagione invernale, si sono classificati solo due circhi ed entrambi fanno uso di animali. Si tratta del Martini Cirque d’Europe e del circo Royal Martini+Donna Orfei. Eppure, in base alle norme del Comune, il mancato utilizzo di animali sarebbe un criterio preferenziale per la selezione dei circhi, insieme alle dimensioni della pista (più grande è, meglio è) e l’ordine di presentazione delle domande.
Sta di fatto che entrambi i circhi con le carte in regola per entrare nella graduatoria risultano fare uso di animali. Il regolamento comunale vieta, infatti, soltanto alcune specie: elefanti, felini, orsi, lupi, primati, rinoceronti, ippopotami, giraffe, foche, otarie e leoni marini, cetacei, rapaci notturni e diurni. Permessi, invece, cammelli, lama, zebre, bisonti, struzzi e rettili.

Tag: animali, circhi, maltrattamenti
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