ANTIBIOTICO-RESISTENZA, ESPERTO: “ITALIA MAGLIA NERISSIMA”

“Sull’antibiotico-resistenza l’Italia ha una maglia non nera, ma nerissima”. E’ quanto afferma all’Ansa Walter Ricciardi, ordinario di Igiene e Medicina preventiva dell’ Universita’ Cattolica di Roma, commentando i dati relativi l’abuso di questa classe di farmaci negli allevamenti del nostro Paese. “Il problema – sottolinea – e’ che il Piano del Ministero della Salute sull’antibiotico-resistenza varato nel 2017 finora e’ rimasto sulla carta”. La situazione e’ macchia di leopardo non solo a livello regionale, ma a livello delle singole Asl, che poi sono le reali responsabili dei controlli. Risultato: nonostante una legge internazionale e una nazionale che autorizzano l’uso degli antibiotici negli allevamenti solo in caso di necessita’ e con protocolli e controlli molto rigidi, in Italia “vengono somministrati anche agli animali sani a scopo preventivo”, denuncia Ricciardi. “Bisogna coinvolgere – aggiunge – i manager delle strutture ospedaliere, i medici, i veterinari e gli allevatori. Se esiste una legge che vieta di prescrivere antibiotici agli animali se non sono malati, e’ chiaro che asl e veterinari devono controllare. E’ una questione di salute pubblica, il meccanismo deve partire”. L’obbligo della ricetta elettronica veterinaria per i farmaci per gli animali, scattato a meta’ aprile di quest’anno, “potrebbe essere un valido deterrente, ma – conclude – non bisogna scordare che c’e’ un fiorente mercato d’importazione parallelo illegale di antibiotici che viaggia su internet”.

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Editoriale

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