ROMA, OCCUPATO IL PARCO CANILE "EX POVERELLO": "NON TOCCATE I 139 CANI"

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I volontari: “Impediremo il trasferimento degli animali”

“Da qui i cani non si muovono. Non li faremo portare via”. Lo dicono i volontari dell’Avcpp (Associazione volontari canile Porta Portese) che hanno “occupato” il parco Vitinia “Ex Poverello” di Roma, sulla via del Mare, 500 metri dopo il Grande raccordo anulare andando verso Ostia. E’ l’unico parco canile comunale di Roma: recinti di 30 metri quadrati nel verde, con comode case di legno, all’interno della riserva naturale statale del Litorale romano. Da cinque anni Roma Capitale, spiega una nota, non ha più garantito la sua manutenzione. La stessa associazione che lo gestisce, l’Avcpp, una onlus che dal 1997 gestisce tutti i canili capitolini, dopo decine di lettere di sollecito al defunto ufficio Diritti degli animali, ha denunciato la mancanza di manutenzione nel marzo del 2010 al prefetto di Roma. Con tanto di foto e filmati.
Poi, di fronte al silenzio delle istituzioni, ha iniziato – a sue spese e fuori convenzione – ad occuparsi della sua manutenzione, fino ad arrivare a renderlo oggi una struttura salubre con tutti i recinti rimessi a norma. Eppure, proprio oggi, Roma Capitale ha deciso che tutti e 139 i cani ancora ospitati devono essere caricati su furgoni e trasferiti in strutture private, decentrate, in gran parte prive di adozioni. In gabbie di cemento, umide e freddo. Lontani dai volontari e dagli operatori che li hanno accuditi finora. Senza neanche la sicurezza che nelle strutture indicate sia garantita a tutti gli animali la continuità nella assistenza sanitaria visto che molti sono cani anziani con patologie, da anni curati esclusivamente a spese di Avcpp. E il tutto senza aspettare il tanto atteso sopralluogo del ministero della Salute, richiesto dalla stessa Avcpp dallo scorso agosto. 
I volontari non ci stanno. E da oggi hanno deciso di occupare la struttura. Minacciando di bloccare la via del Mare se qualcuno tentasse di mettere le mani sopra anche soltanto uno di questi cani. “Il Comune di Roma ha ignorato la manutenzione della struttura per cinque lunghi anni. Tutti i lavori e addirittura la gestione della parte sanitaria sono ricaduti sulle spalle della nostra associazione – attacca Simona Novi, presidente Avcpp -. In silenzio, ci siamo fatti carico di tutto. Perché per noi conta solo il benessere degli animali, non i comunicati stampa o la politica. Avremmo continuato nel silenzio ad occuparci di tutto ma davanti ad un sopruso immotivato non ci stiamo ed abbiamo occupato la struttura”.
L’Asl RmC, racconta ancora Novi, “davanti all’assoluta latitanza di Roma Capitale fin da gennaio 2012 ha iniziato ad indicare prescrizioni. E noi abbiamo sperato che il loro intervento smuovesse la situazione. Il risultato? Prima la chiusura agli ingressi di nuovi cani. Ora addirittura la chiusura definitiva della struttura ed il trasferimento – oggi – di tutti e 139 i cani che ancora ospitiamo all’interno. E pensare che sarebbe bastato indire una conferenza dei servizi per mettere intorno ad un tavolo tutti gli attori in gioco e trovare le soluzioni per adeguare la struttura ad eventuali nuove normative. La sordità di Roma Capitale è stata totale. Non una riunione, non un confronto. Solo diktat scritti. Eppure il parco canile Vitinia ‘Ex Poverello’ non è diverso da tanti altri parchi canile di tutta Italia. Anzi, da un punto di vista gestionale, Avcpp ha soddisfatto tutte le normative vigenti e molto di più”.
La presidente dell’Avcpp continua: “Lottiamo per i cani che abbiamo ospitato in passato, per quelli che ospitiamo oggi e per quelli che ospiteremo domani: a nessun cane deve essere sottratta la possibilità di vivere a contatto con la natura, in una dimensione compatibile con il suo essere animale. Attendendo una felice adozione in un contesto tranquillo, accudito da volontari ed operatori attenti e motivati. Noi da qui non ce ne andiamo”.
In serata è arrivata una risposta dell’amministrazione comunale:  “Il dipartimento ambiente di Roma Capitale, in qualità di gestore del canile e proprietario deglianimali, ha deciso il ricovero presso altre strutture dei cani attualmente ospitati nel canile “ex poverello”, un complesso comunale che si trova al Km 13,800 della via del Mare, in prossimità della sponda del Tevere. Il trasferimento deglianimali, già disposto nel gennaio scorso dalla Asl Rm C, si rende necessario ed improrogabile a seguito dell’ultima piena del Tevere che ha reso impraticabile una parte dei locali e compromesso gravemente l’argine del fiume che costeggia il canile”.
“Per garantire la sicurezza degli animali e dei lavoratori dell’associazione che presta servizio nell’impianto – spiega il Comune – i cani saranno ospitati dalle strutture comunali e convenzion ate di: Villa Andreina, Vallegrande ed ex cinodromo. Si precisa – prosegue la nota – che ogni opera di manutenzione ordinaria del canile ex poverello è stata regolarmente eseguita e che la ricollocazione degli animali è stata disposta a tutela della loro incolumità e per migliorarne le condizioni di vita. Infatti, la chiusura della struttura era stata già disposta dalla Asl Rm C nel gennaio scorso, quando furono rilevate carenze igienico sanitarie dovute principalmente alla storica assenza dei collegamenti al collettore fognante. Anche il Ministero dell’Ambiente, nel luglio scorso, aveva sollevato l’ipotesi di sversamenti abusivi di liquami nel fiume, mentre nel corso di altre indagini la Asl aveva nuovamente rilevato la mancata osservanza delle prescrizioni igienico sanitarie ed irregolarità di varia natura, multando i gestori della struttura e imponendo al comune la chiusura della stessa”.
Conclude il comunicato: “La frana dell’argine che costeggia il canile, collocato in una zona di massima esondazione, ha obbligato gli uffici dipartimentali ad emanare l’ordine immediato di trasferimento dei cani in altri ricoveri comunali senza ulteriori maggiorazioni di spesa per le casse pubbliche”.

Tag: animali, randagismo
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