Da inizio di settembre martoria inesorabilmente il nordest del Brasile: oggi la chiazza di petrolio ha raggiunto un parco marittimo nello Stato di Bahia, considerato un santuario delle balene, con la maggiore biodiversità delle coste dell’emisfero meridionale. Come riporta Ansa il ministero dell’Ambiente ha deciso la sospensione per tre giorni delle visite al Parco nazionale marino di Abrolhos, dopo la scoperta delle tracce di greggio nel mare. L’unita’ di conservazione marina comprende una serie di isole in cui ogni anno arrivano le balene Jubarte, ha 1.300 specie di piante e animali marini e ospita grandi sponde di coralli, come il ‘corallo di fuoco’, un tipo minacciato di estinzione. Si stima che finora circa 4 mila tonnellate di petrolio arrivate sulle spiagge siano state rimosse da soldati e volontari su tremila chilometri di litorale.