Soffrono in silenzio per gli ami da pesca che si conficcano nel loro corpo, procurando loro sofferenze indicibili. Come riporta Agi, parliamo degli squali che – secondo uno studio dell’università Manoa delle Hawaii condotto fra il 2011 e il 2019 – sarebbero vittime degli ami. Il team ha studiato gli squali tigre nelle acque oceaniche che circondano Tahiti, scoprendo che il 38 per cento presentava ferite da ami o attrezzi da pesca industriali. “Questo è un problema che probabilmente riguarda milioni di singoli squali in tutti gli oceani del mondo”, afferma a Newsweek Carl Meyer, ricercatore associato presso l’Hawai Institute of Marine Biology.
(Foto di repertorio)