LEIDAA PER EMERGENZA COVID-19, QUINCY TORNA A CASA

E’ sempre un momento di grande gioia, per tutti, quello in cui i volontari della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, presieduta dall’on. Michela Vittoria Brambilla, possono riconsegnare alle famiglie i quattrozampe di cui si sono occupati con amore durante il lockdown. Nei giorni scorsi è stato il turno di Quincy, rimasta per due mesi lontana dalla sua casa di Corbetta (MI) affidata ai volontari di LEIDAA.
Era malata di dermatite e i suoi proprietari, che a causa del Covid-19 avevano perso il lavoro, non erano in grado di occuparsene come sarebbe stato necessario. Ad aiutarli, nell’ambito dell’iniziativa “LEIDAA per emergenza Covid-19”, sono intervenuti tempestivamente gli “angeli” dell’associazione e dopo 60 giorni di cure, non solo veterinarie, finalmente Quincy è tornata a vivere con i propri amici umani, loro commossi, e lei al culmine della contentezza. Come mostra il video su youtube https://www.youtube.com/watch?v=1PRhKQSyVh4. “Non è meravigliosa – commenta l’on. Brambilla – la gioia di questo ritrovarsi? L’hanno resa possibile il lavoro quotidiano dei tanti volontari che dedicano agli animali il loro tempo e il sostegno dei donatori e di chi sceglie di destinare alla LEIDAA il proprio cinque per mille. Siamo molto felici – conclude – di aver aiutato una famiglia di Corbetta”.
“Voglio ringraziare con tutto il cuore la LEIDAA – ha detto la proprietaria della cagnolona– per essersi presa cura di Quincy, che i volontari hanno trattato come se fosse il loro cane. Grazie a tutti davvero, grazie all’on. Brambilla. Sono felicissima perché Quincy ora è guarita e sta benissimo”.
Anche nella “fase due” resta attivo il numero unico 02.94351244 del servizio “LEIDAA per emergenza Covid-19” (da chiamare solo dopo aver letto attentamente le risposte alle “domande frequenti” sul sito www.leidaa.info e sui social collegati). Dal 21 marzo a oggi sono state oltre 13 mila le telefonate gestite.
“I nostri volontari – ricorda l’on. Brambilla – accompagnano a passeggio cani di persone che si trovano in quarantena, accudiscono in casa gli animali di chi è ricoverato e li portano dal veterinario, quando ce n’è bisogno, oppure, nei casi più gravi, li prendono direttamente in carico. Così come continuiamo a soccorrere coloro che chiedono aiuto, sotto forma di cibo o di farmaci per gli animali, specchio del forte “disagio sociale” creato dalla pandemia”.

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