I Pulcinella della scienza e il dio Denaro

Ricorderete che a Strasburgo si è consumata, tra l’indifferenza dei più e il sentito interesse delle lobby farmaceutiche, una vergognosa pantomima che è sfociata nella sciagurata decisione di proseguire con la vivisezione come fossimo rimasti a mezzo secolo fa. Alcuni deputati europei (diversi anche tra i nostri) hanno addirittura candidamente ammesso, dopo avere votato, che non avevano capito bene di cosa si trattava. Per loro probabilmente che le banane debbano essere lunghe almeno 18 centimetri e con una curvatura di 18 gradi e che si possano squartare animali da laboratorio senza neanche anestesia, non fa alcuna differenza. L’importante è portare a casa la paga. Francia o Spagna basta che se magna. Non solo gli animalisti ma anche le persone “comuni” sono rimaste impressionate da un’indifferenza talmente diffusa, nei confronti del benessere animale, da esitare in una votazione nettamente favorevole a una sperimentazione animale in cui rimane consentito sfruttare la stessa cavia per più esperimenti. Questo abbassa i costi della “ricerca” ovviamente.
In tutto il mondo ormai, da anni, i ricercatori del campo medico e biologico si sono resi conto che continuare a testare farmaci sui ratti o diagnosticare malattie indotte artificialmente su topi o cani, non ha alcun senso, anzi è fuorviante, in quanto rimanda soltanto l’esito dell’esperimento a quando il farmaco o la tecnica dovranno essere impegnate su quello che è il destinatario e la vera, unica cavia che può dare una risposta corretta: l’uomo. Ricercatori di fama mondiale, hanno affermato pubblicamente che si è trattato di un vero e proprio scandalo perpetrato, non solo a danno di vittime innocenti quali sono i milioni di animali che ci vanno di mezzo, ma soprattutto a carico dell’uomo che vede la ricerca di malattie devastanti, come la SLA, l’Alzheimer, la Sclerosi a placche e il cancro, indirizzate verso topi, ratti e anfibi dai quali mai nulla di corretto si potrà ottenere. Un ‘inutile orrendo dolore imposto a vite che non hanno alcuna colpa, sacrificate sull’altare del dio denaro mascherato da Pulcinella della scienza.
Questa settimana è previsto il voto in Senato sull’art. 14 della Legge Comunitaria 2011 che – oltre a vietare in Italia l’allevamento di cani, gatti e scimmie destinati alla vivisezione – impone allo Stato di muoversi concretamente verso metodi alternativi alla vivisezione e quindi verso una scienza moderna.
Andremo verso il futuro o il passato dei Claude Bernard con i loro maledetti esperimenti per sapere quanto vive una scimmia privata di cibo, acqua e sonno?

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