FRIULI, TRASPORTAVA ILLEGALMENTE 36 CANI DA CACCIA: DENUNCIATO

setter.jpg

Un veicolo proveniente dalla Serbia e diretto nel bresciano che trasportava irregolarmente 36 cani da avviare all’attivita’ venatoria e’ stato fermato dalla polizia stradale. Lo riferisce l’Ansa. Il trasporto non rispettava le prescrizioni amministrative che regolano l’introduzione di animali d’affezione nel territorio dello stato; il veicolo inoltre non era omologato per tale tipologia di trasporto, il conducente non era autorizzato e la documentazione d’accompagnamento dei cani e’ parsa immediatamente non conforme agli standard comunitari. Gli animali, che comunque mostravano segni di sofferenza, sono stati sequestrati e sottoposti a vincolo sanitario dalle autorita’ veterinarie intervenute. Il conducente e’ stato denunciato in stato di liberta’ per i reati di maltrattamento animale, trasporto abusivo infra – comunitario di animali di affezione e falso materiale ed ideologico. L’operazione rientra all’interno di ROADPOL, European Roads Policing Network e della sempre piu’ salda la cooperazione tra le Polizie Stradali di Italia e Slovenia. ROADPOL e’ una rete di cooperazione tra le Polizia Stradali, nata sotto l’egida dell’Unione Europea, alla quale aderiscono tutti i Paesi Membri ed inoltre la Svizzera, la Serbia, la Turchia ed in qualita’ di osservatrice persino la Polizia dell’Emirato di Dubai (Emirati Arabi Uniti). L’obiettivo e’ quello di elevare gli standard di sicurezza stradale, armonizzando l’attivita’ di prevenzione, informazione e controllo, anche attraverso campagne di comunicazione e operazioni congiunte, i cui risultati vengono poi monitorati dal Gruppo operativo ROADPOL e, soprattutto, la missione di costruire una consapevolezza ed una coscienza europea riguardo il fenomeno delle morti sulle strade. Ieri tutto questo si e’ concretizzato in un articolato dispositivo di controlli congiunti il cui teatro operativo e’ stata la fascia confinaria che corre ed attraversa la provincia di Gorizia. La Polizia di Stato, e le omologhe autorita’ slovene hanno predisposto controlli sulla circolazione che, in Italia, si sono attestati alla barriera Autostradale di Villesse A/34 e in Slovenia all’interno dell’area di servizio di Sempas lungo l’autostrada H4. E’ ormai chiaro che il controllo stradale ha assunto caratteristiche tali da dovere essere approcciato con equipe specializzate, delle vere task force di carattere multidisciplinare. La Polizia di Stato ha messo in campo 8 pattuglie della Polizia Stradale di Gorizia dotate di particolari software per l’analisi dei tachigrafi, vere e proprie scatole nere dei mezzi pesanti, tanto importanti in quanto permettono di verificare il rispetto dei tempi di guida e di riposo degli autisti professionali, incidendo sensibilmente sulla sicurezza della circolazione, il Reparto cinofili per la ricerca di sostanze stupefacenti e 2 pattuglie di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Trieste per la repressione dei reati correlati alla circolazione stradale. Tutto il dispositivo e’ stato vigilato dal Reparto volo della Polizia di Stato di Venezia, per avere sotto controllo la situazione dall’alto e spostare, cosi’, gli equipaggi in base alle necessita’ riscontrate. Stesso approccio in territorio sloveno. Qui erano presenti 3 pattuglie della polizia stradale, squadre di polizia per il controllo dell’immigrazione, gli uffici di polizia finanziaria per il controllo della composizione chimica di carburanti e il pagamento delle relative accise e gli operatori qualificati di DARS – Societa’ di gestione delle autostrade slovene, per il controllo del pagamento del pedaggio autostradale. Al termine dell’operazione solo in Italia sono stati controllati 99 veicoli, comminate 31 sanzioni e decurtati 84 punti.

Condividi su
Facebook
Twitter
WhatsApp
Email

Editoriale

Editoriale
LA “LAUDATE DEUM” E I PASSERI DELL’EVANGELISTA
di Danilo Selvaggi* “Laudate Deum”, la nuova Esortazione apostolica di Papa Francesco, rappresenta un aggiornamento dell’enciclica “Laudato si”, di cui ...
Torna in alto