ALLEVAMENTO TRECASTELLI (AN), ASSOCIAZIONI: “MUOIONO CANI, SUBITO UN TAVOLO”

Enpa, Lav, Leidaa, LNDC Animal Protection e Oipa hanno scritto una lettera con la richiesta congiunta – rivolta al Ministro della Salute Speranza e alle istituzioni nazionali e locali – di agire per affrontare subito e concretamente la situazione dell’allevamento di Trecastelli (AN) che, a distanza di sei mesi dal sequestro per un grave focolaio di brucellosi canina, versa oggi in una situazione ulteriormente drammatica rispetto all’ultima denuncia delle associazioni, fatta ormai tre mesi fa, per una epidemia di parvovirosi che ha già fatto morire oltre 30 cani negli ultimi tre giorni.

La parvovirosi è una patologia contagiosa la cui risposta clinica è diversa da soggetto a soggetto, variando da una forma lieve ad una forma mortale. Per questo motivo è necessario monitorare attentamente gli animali e usare ogni precauzione possibile nella gestione dei cani.

“In questa situazione, la diffusione di questa malattia finirebbe per avere conseguenze drammatiche e appare quindi necessario un intervento emergenziale che non può essere ulteriormente procrastinato. – dichiarano le Associazioni – È fondamentale che tutti i soggetti competenti si attivino in maniera coordinata e con la massima tempestività ed efficacia al fine di contenere la diffusione del virus e di poter riprendere quanto prima le operazioni di inserimento in famiglia dei cani”.

Le associazioni intervenute sul campo si sono sempre attivate per dare massimo e concreto supporto agli animali: dall’acquisto di cibo, cucce, medicinali, antiparassitari e tosatrici, fino alla presenza in loco di volontari e veterinari, nell’ovvio rispetto delle norme dettate dalla situazione.

“Ci auguriamo che la nostra richiesta di un tavolo e di un coordinatore tecnico siano accolte, non si può gestire una situazione doppiamente emergenziale senza un valido coordinamento” – concludono le Associazioni.

(Foto dei Carabinieri durante il sequestro)

Di seguito il testo integrale della lettera delle associazioni:

On. Roberto Speranza

Ministro della Salute

segreteriaministro@sanita.it

seggen@postacert.sanita.it

Dott. Pierdavide Lecchini

Direttore Generale della DGSAF

dgsa@postacert.sanita.it

p.lecchini@sanita.it

Dott. Ugo Santucci

Ministero della Salute – Ufficio VI – Sanità animale e gestione operativa

del Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali

dgsa@postacert.sanita.it

u.santucci@sanita.it

Dott. Francesco Acquaroli

Presidente della Giunta Regionale Marche

regione.marche.protocollogiunta@emarche.it

Dott. Paolo Pierucci

Dirigente della P.F. Prevenzione Veterinaria

ARS Marche

regione.marche.veterinarialimenti@emarche.it

paolo.pierucci@regione.marche.it

Dott. Roberto Giordani

ASUR Marche Servizio Veterinario

roberto.giordani@sanita.marche.it

Dott. Marco Sebastianelli

Sindaco del Comune di Trecastelli

comune.trecastelli@emarche.it

Dott. Nicola D’Alterio

Direttore Generale IZS dell’Abruzzo e del Molise

protocollo@pec.izs.it

Dott. Vincenzo Caputo

Direttore Generale IZS Umbria e Marche

protocollo.izsum@legalmail.it

e p.c.

Dott. Paolo Gubinelli

Procura della Repubblica di Ancona

paolo.gubinelli@giustizia.it

prot.procura.ancona@giustiziacert.it

Ten. Col. Simone Cecchini

C.do NIPAAF CC Forestale Ancona

simone.cecchini@carabinieri.it

Associazione “Amici Animali”

amicianimali@pcert.postecert.it

info@amicianimali.org

Oggetto: Allevamento di cani Itshow nel Comune di Trecastelli – nuova emergenza determinata da parvovirus – richiesta di istituzione di un tavolo di alta specializzazione e di nomina di un coordinatore tecnico

Noi sottoscritti:

Sen. Carla Rocchi, quale Presidente dell’associazione ENPA (Ente Nazionale per la Protezione degli Animali), riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente ex art.13 della legge 349/86, nonché ai sensi dell’art.3 della legge 20 luglio 2004 n.189, con sede legale in Roma, Via Attilio Regolo 27;

Gianluca Felicetti, quale Presidente dell’associazione LAV (Lega Antivivisezione), Ente morale riconosciuto dal Ministero dell’Interno con Decreto del 19.05.1998, primo Ente animalista riconosciuto con decreto del Ministero della Salute ex art. 19 quater disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale introdotto dall’art. 3 della legge 189/2004 con finalità di tutela degli interessi lesi da attività contro gli animali, con sede in Roma al Viale Regina Margherita n. 177;

Michela Vittoria Brambilla, quale presidente dell’associazione LEIDAA (Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente), iscritta al Registro Generale regionale del Volontariato della Regione Lombardia, giusto decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 65 del 10/01/2003,   riconosciuta con decreto del Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare n. 231 del 21/12/2012, e dal Ministro della Salute con il decreto n. 9 del 2013 ai fini dell’affidamento di animali oggetto di provvedimenti di sequestro o confisca a norma del codice penale, con sede in Milano alla via Mozart n. 15; 

Piera Rosati, quale Presidente dell’associazione LNDC Animal Protection (Lega Nazionale per la Difesa del Cane – Animal Protection), Ente Giuridico ex DPR 922/64, iscritto al Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale ex L. 383/2000, riconosciuta con decreto del Ministero della Salute ex art. 19 quater disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale, con sede in Milano alla via A. Wildt n. 19/5;

Massimo Comparotto, quale presidente dell’associazione OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), Associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente, con sede legale in Milano, Via Gian Battista Brocchi 11;

facendo seguito alla precedente corrispondenza, esponiamo quanto segue.

In data 4/7/2021 siamo venuti a conoscenza della presenza di alcuni casi di parvovirosi (patologia altamente contagiosa e spesso mortale nei cani che non hanno seguito un protocollo vaccinale adeguato) sia presso la struttura di Trecastelli che presso quella di Ostra Vetere. 

Si tratta di una situazione di assoluta gravità che, secondo quanto ci è stato riferito, ha già portato alla morte di diversi cani e che sta mettendo in estrema difficoltà gli operatori della cooperativa – che, peraltro, secondo quanto ci risulta non avrebbe avuto indicazioni operative per prevenire la diffusione di questa ulteriore patologia. 

Riteniamo che, in questa tanto delicata quanto grave situazione, sia necessario attivare, prima che sia troppo tardi, un tavolo di alta specializzazione che garantisca la necessaria assistenza sanitaria e il monitoraggio scientifico degli animali, con la nomina di un medico veterinario in qualità di coordinatore tecnico che si occupi dei predetti aspetti che vanno oltre le normali competenze del custode giudiziario e di quello sanitario.

A tutt’oggi purtroppo manca questo tipo di figura nella gestione sanitaria di quello che viene qualificato come il più grande focolaio europeo di Brucella canis, ora interessato anche dalla presenza della parvovirosi.

In particolare, in relazione alla diffusione di quest’ultima patologia, vi chiediamo: 

se sia stato effettuato un controllo immediato di tutti i cani; 
se sia stato attivato a suo tempo un corretto protocollo vaccinale e, in caso contrario, chiediamo di verificare i motivi di tale inadempienza; 
a quali terapie vengono sottoposti i cani che mostrano i sintomi della parvovirosi; 
se il personale che opera nelle strutture sia stato opportunamente formato per evitare l’ulteriore diffusione di questo virus.
Ci risulta che un gruppo di cani sia stato vaccinato a marzo con una sola dose e non si comprende come mai non si stato effettuato un richiamo. Alcuni di questi cani sono anche stati già dati in adozione.

Si chiede inoltre di sapere quali misure si intendono adottare per evitare l’ulteriore diffusione della parvovirosi e quali misure sono state adottate per evitare ulteriori contagi da Brucella canis, posto che ci risulta la tendenza – registrata dalla stessa ASUR – all’aumento del numero dei cani positivi a quest’ultima patologia.

Tali verifiche appaiono di fondamentale importanza in quanto non ci risulta essere stata individuata una linea di condotta da adottare nei confronti dei cani positivi alla Brucella canis, i quali potrebbero aumentare. A tal fine ribadiamo come una ipotesi di soppressione non sia nemmeno da prendere in considerazione in quanto punibile ai sensi dell’articolo 544-bis del Codice penale. 

In merito alla Brucella canis, si evidenzia la grande opportunità di studio di questa malattia e si chiede quali protocolli scientifici di ricerca siano stati intrapresi. 

Da quanto ci era stato riferito dagli organi preposti, inizialmente erano stati sottoposti a trattamento antibiotico circa 200 cani positivi, nella prospettiva di darli immediatamente in adozione. Una volta che le autorità sanitarie si sono rese conto della impraticabilità di questa soluzione, il trattamento è stato interrotto e non ci risulta che i cani positivi siano stati più sottoposti ad alcuna terapia. 

Ci si chiede quali verifiche di tipo scientifico siano state effettuate su questo gruppo di cani. Sarebbe da considerarsi disastrosa la gestione dell’emergenza di un focolaio di una zoonosi ancora non studiata se, alla resa dei conti, si ottenesse solo un graduale aumento del numero dei positivi in assenza di qualsiasi contestuale forma di trattamento e di studio sul decorso clinico della malattia.

In questa situazione, la diffusione della parvovirosi finirebbe per avere conseguenze drammatiche ed appare necessario un intervento emergenziale che non può essere ulteriormente procrastinato.

Con la presente, pertanto, chiediamo al Ministero della Salute, d’intesa con le competenti autorità sanitarie, l’istituzione di un tavolo di alta specializzazione con a capo un coordinatore tecnico che ne sovraintenda le attività e che coinvolga Ministero della Salute, Regione Marche, ASUR, IZS di Teramo e IZS Umbria e Marche nonché il Comune di Trecastelli.

Confidando in un celere e positivo riscontro, si porgono distinti saluti. 

Tag: animali, associazioni, leidaa, Trecastelli
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