BRASILE, GLI INDIGENI PROTESTANO CONTRO IL “MARCO TEMPORAL”

Alcune migliaia di indigeni brasiliani, provenienti da diverse regioni e comunita’ del paese, si sono date appuntamento presso la capitale Brasilia per protestare contro la legge, attualmente in discussione in parlamento, del Limite temporale (marco temporal). Il progetto di legge Pl490 e’ una proposta promossa dal settore dell’agrobusiness secondo cui i popoli indigeni che non possono provare che al 5 ottobre 1988 (giorno in cui fu promulgata la Costituzione brasiliana) abitavano fisicamente sulle loro terre, non potranno vantare piu’ alcun diritto. Intorno alle 11,30 di ieri  mattina il corteo ha raggiunto il palazzo presidenziale del Planalto dove i manifestanti hanno dato fuoco a una grande bara in segno di protesta verso quella che chiamano “legge della morte”. La mobilitazione, iniziata la scorsa domenica, procedera’ a oltranza. Secondo quanto sostiene l’Organizzazione non governativa di difesa dei diritti umani Human Rights Watch (Hrw). “L’approvazione di questo disegno di legge sarebbe una delle battute d’arresto piu’ significative nel riconoscimento dei diritti dei popoli indigeni sulle loro terre e risorse tradizionali dal ritorno alla democrazia in Brasile quasi tre decenni fa”, ha affermato il direttore associato di Hrw Brasile, Anna Li’via Arida. Il voto “arriva in un momento di estrema vulnerabilita’ per gli indigeni, che affrontano non solo l’invasione delle loro terre da parte di minatori e taglialegna, ma anche l’aperta ostilita’ da parte dell’amministrazione Bolsonaro”. L’appello di Hrw e’ accorato “Se approvato il disegno di legge Renderebbe impossibile ai popoli indigeni di vedere riconosciuti i propri diritti sulla terra nel caso siano stati espulsi dai loro territori tradizionali prima della data limite arbitraria, se non siano in altro modo in grado di dimostrare di essere stati li’ o se siano stati coinvolti in una controversia”. Numerose organizzazioni ambientaliste e di difesa dei diritti degli indigeni hanno denunciato a Human Rights Watch che i “grandi proprietari terrieri potrebbero utilizzare la data limite per presentare una petizione per ottenere ordini giudiziari per espellere le comunita’ dalle terre, sostenendo che non hanno dimostrato di essere li’ nel 1988. Tali petizioni potrebbero interessare le terre nel processo di demarcazione o di terre gia’ delimitate”. (foto: G. Guedes)

Condividi su
Facebook
Twitter
WhatsApp
Email

Editoriale

Editoriale
LA “LAUDATE DEUM” E I PASSERI DELL’EVANGELISTA
di Danilo Selvaggi* “Laudate Deum”, la nuova Esortazione apostolica di Papa Francesco, rappresenta un aggiornamento dell’enciclica “Laudato si”, di cui ...
Torna in alto