Non solo maggiore inquinamento, ma anche temperature sempre più elevate: questo – riporta LaPresse – lo scenario che interessa il “mare nostrum”, il Mediterraneo che arriva a un incremento di 4 gradi centigradi sopra la media. Lo comunica l’Enea riportando i primi risultati del progetto CAREHeat (deteCtion and threAts of maRinE Heat waves) finanziato dall’Agenzia spaziale europea (Esa), a cui partecipano per l’Italia Enea e Cnr. L’Enea parla di “temperature sempre più bollenti”; il Mediterraneo infatti dal 10 maggio è stato colpito da un’ondata di calore che ha innalzato la temperatura della superficie marina di circa 4 gradi rispetto alla media del periodo 1985-2005, con picchi superiori a 23 gradi. Obiettivo del progetto – viene spiegato – è “sviluppare nuove metodologie per prevedere e identificare le ondate di calore, comprenderne la propagazione e gli impatti su ambiente, biodiversità e attività economiche”.
(Foto di repertorio)