CALABRIA, ALLARME RANDAGI ALL’ATENEO: RETTORE CHIEDE INTERVENTI

Vero e proprio allarme cani randagi all’università della Calabria: come riporta Agi gli studenti sono tornati a seguire le lezioni in presenza e quindi a vivere all’interno del Campus, per questo sono preoccupati dalla presenza di cani randagi. L’ateneo corre ai ripari. La prorettrice con delega al centro residenziale, Patrizia Piro, ha più volte preso parte a riunioni con gli enti competenti, per segnalare le esigenze dell’ateneo. Il fenomeno, però, nelle ultime settimane, sta diventando una vera e propria emergenza per le proporzioni assunte. Per questa ragione il rettore Nicola Leone ha inviato una lettera nei giorni scorsi all’Azienda sanitaria provinciale e al Comune di Rende, per sollecitare la ripresa del servizio catture che da qualche mese risulta sospeso, e al prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella. “Questo ateneo, nel tempo, ha più volte segnalato la pericolosità legata alla presenza di alcuni branchi di cani randagi nell’ambito del campus, adesso il rischio è davvero alto e si temono seri danni alle persone – ha scritto il rettore in una lettera inviata all’Asp, ma anche al Comune di Rende che condivide con l’Azienda la competenza in materia di cattura e ricovero presso i canili – Faccio rilevare, pertanto, la non più procrastinabile necessità dell’avvio di un programma di azioni finalizzato ad arginare, in modo sistematico ed organizzato, tale grave emergenza. Nell’immediato, chiedo un urgentissimo intervento per la cattura e l’allontanamento dei suddetti cani”.

(Foto di repertorio)

Tag: animali, Calabria, cani, randagismo, università
Condividi su
Facebook
Twitter
WhatsApp
Email

Editoriale

Editoriale
LA “LAUDATE DEUM” E I PASSERI DELL’EVANGELISTA
di Danilo Selvaggi* “Laudate Deum”, la nuova Esortazione apostolica di Papa Francesco, rappresenta un aggiornamento dell’enciclica “Laudato si”, di cui ...
Torna in alto