MARE, ALLO STUDIO MAPPA DEI MICROORGANISMI DELLE COSTE EUROPEE

MARE, ALLO STUDIO MAPPA DEI MICROORGANISMI DELLE COSTE EUROPEE

149
CONDIVIDI
mare.jpg

Mappare per la prima volta la biodiversità e le caratteristiche dei microrganismi che vivono lungo le coste dell’intera Europa: è l’obiettivo di Trec (Traversing European Coastlines) il primo progetto interdisciplinare, coordinato dal Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare (Embl), che unirà l’intero continente per comprendere gli equilibri presenti in 48 regioni costiere di 22 Paesi. “I nostri oceani e i nostri suoli nascondono ancora una miriade di domande importanti senza risposta”, ha dichiarato la Direttrice Generale dell’Embl Edith Heard. “Grazie ai progressi scientifici e tecnologici compiuti negli ultimi anni – ha aggiunto – ora disponiamo degli strumenti e delle conoscenze necessarie per documentare, esaminare e sondare gli ecosistemi costieri a livello molecolare, sulla terraferma e in mare, in tempo reale, con molti partner di diverse nazioni”. Il 40% della popolazione europea vive in regioni costiere, ecosistemi che ospitano una ricchissima diversità di forme di vita, e svolgono un ruolo fondamentale per la stabilità e la sostenibilità di ecosistemi più ampi. Tuttavia le attività antropiche come l’inquinamento, l’agricoltura e la costruzione di edifici, nonché la crisi climatica, stanno portando a una accelerazione della perdita di diversità genetica delle specie e alla distruzione degli ecosistemi funzionali. Nasce allora l’urgenza di comprendere meglio, anche a scala molecolare, le interazioni esistenti tra tutti gli organismi presenti e le pressioni esercitate dall’esterno. Per questo nasce Trec, un progetto che prevede di analizzare la biodiversità e l’adattabilità molecolare della vita su scala molecolare con campionamenti in 120 siti in 46 regioni di 22 Paesi europei, nel corso del 2023 e 2024. “La natura paneuropea di questo progetto – ha detto Peer Bork, direttore della sede Embl di Heidelberg e coordinatore di Trec – consentirà un campionamento standardizzato. In questo modo sarà possibile confrontare e sondare i dati a livello europeo in una maniera che finora non era possibile”.

Commenti

commenti