CLIMA, MATTARELLA IN KENYA: “NON AVREMO UN SECONDO TEMPO”

CLIMA, MATTARELLA IN KENYA: “NON AVREMO UN SECONDO TEMPO”

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“Non avremo un ‘secondo tempo’. Se vogliamo lasciare alle future generazioni un pianeta dove l’umanità possa vivere e prosperare in pace, dovremo compiere, tutti assieme, progressi decisivi nella transizione verso un’economia decarbonizzata”. È il monito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lanciato nel corso del suo intervento all’Università di Nairobi, nell’ultimo giorno della visita di Stato in Kenya, che si è chiusa all’E4Impact Accelerator, nato per formare giovani imprenditori attraverso collaborazioni tra atenei locali e internazionali. È il Clima, come sfida comune per Africa ed Europa, il tema dominante della sua prolusione. “Per troppo tempo abbiamo affrontato in modo inadeguato la questione della tutela dell’ambiente e del cambiamento climatico”, chiarisce il Capo dello Stato. Che poi parla di “effetti accelerati” e conseguenze “gravi” dell’innalzamento delle temperature medie “ovunque nel mondo”. “Come governare questi fenomeni, sfuggendo a una falsa alternativa tra rinuncia allo sviluppo o cristallizzazione dell’esistente? La risposta è nella espressione sostenibilità. Ambientale, sociale, economica. Saper considerare come unitari i destini delle popolazioni del pianeta. Il cambiamento climatico provoca, come sappiamo, conseguenze nefaste”, sottolinea Mattarella. E in un altro passaggio del suo discorso evidenzia il fatto che “non si può fuggire dalla realtà”. Per poi dire che “il fenomeno dei profughi ‘climatici’, oltre che di quelli dei conflitti, è drammaticamente davanti a noi. Con il crescere della minaccia è aumentata anche la consapevolezza dei gravissimi rischi che l’umanità sta correndo” e “il Mediterraneo è uno dei luoghi maggiormente in pericolo”. Passi avanti ci sono stati, ma non basta quanto fatto finora, è il senso del messaggio del presidente della Repubblica. Ma non manca un capitolo dedicato alla guerra in Ucraina. “La brutale aggressione della Federazione Russa – continua Mattarella – sta riportando i rapporti internazionali indietro di ottant’anni, come se non vi fosse stato, in questo arco di tempo, un mirabile progresso sul terreno della indipendenza, della libertà e della democrazia, della crescita civile di tante nazioni”. E ancora: “Siamo cresciuti nella interdipendenza tra i nostri destini e gravissime sono le conseguenze degli atti della Federazione Russa sulla sicurezza alimentare, su quella energetica di tanti Paesi, sulla pace, anche nel continente africano, e nel Medio Oriente”. Tornando alla lotta al cambiamento climatico, il presidente della Repubblica promuove l’impegno dei giovani nel mondo (“Ne va del vostro futuro”) e nel contempo afferma che “è il momento dell’unità, della coesione, non di divisioni fra Nord e Sud, fra Est e Ovest del mondo”. Non solo. “Africa ed Europa possono e debbono assumere congiuntamente un ruolo di guida. La cooperazione fra Europa e Africa – il cui futuro è in comune – è determinante per promuovere obiettivi ambiziosi”, è il pensiero del presidente della Repubblica. “La transizione energetica apre nuovi e promettenti orizzonti di collaborazione per i nostri continenti. A questo riguardo, con l’istituzione di uno specifico Fondo per il Clima, l’Italia – conclude – intende proporsi come soggetto di primo piano per interventi di finanza climatica”.Un plauso alle parole di Mattarella porta la firma del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. La sua visita “in Kenya e il suo richiamo all’azione contro i cambiamenti climatici hanno un grande valore – sottolinea – perché rafforzano il ruolo dell’Italia nella cooperazione ambientale ed energetica in Africa”.

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