“A nostro avviso la cattura di F36 rappresenta un provvedimento ingiustificato dal momento che l’animale non è pericoloso”. Lo comunicano Enpa, Leidaa e Oipa in relazione del decreto del Tar di Trento che ha sospeso l’ordinanza di abbattimento dell’orsa F36, firmato dal presidente della Provincia a seguito di due ‘falsi attacchi’ messi a segno dal plantigrado ai danni di 4 escursionisti. “E’ assai significativo che lo stesso presidente del Tar abbia sollevato dubbi circa la ricostruzione del primo falso attacco, quello in cui sono rimasti coinvolti due cacciatori, stigmatizzandone il comportamento – si legge in una nota -. Al riguardo è bene rammentare che F36 è stata disturbata dai cacciatori mentre dormiva insieme con il suo piccolo e che la sua è stata una più che naturale reazione, ampliata dalla sconsideratezza dei due cacciatori. Se come riconosciuto dallo stesso Tar di Trento, F36 non mette a rischio l’incolumità delle persone, visto che anche nel secondo falso attacco l’orsa si è limitata ad allontanare i due escursionisti non si capisce perché debba essere trasferita in una struttura di detenzione”.