Lo rivela la Lav. Brambilla: “Abbattimento inutile”
Sono salvi i 25 cervi rimasti sulla Colmen, piccola montagna nei pressi di Morbegno, in provincia di Sondrio, al centro dei mirini perché accusati, ingiustamente, di provocare danni agli agricoltori e alla sicurezza delle strade.
Una bellissima notizia, che però non cancellerà le morti degli altri 25 animali purtroppo già uccisi, ricorda la Lav. Un abbattimento “ingiustificato e inutile”, secondo l’ex ministro Michela Vittoria Brambilla. Che ha commentato: “Appare del tutto improbabile che l’uccisione di alcune decine di esemplari induca gli altri ad abbandonare la zona. Sarebbe più logico convogliare gli animali, con recinzioni e passaggi obbligati, verso zone di attraversamento sicure. In generale – ha concluso l’onorevole – i problemi posti dalla convivenza tra uomo e animali selvatici non si risolvono semplicemente sopprimendo questi ultimi. Non è solo crudele, è troppo comodo”.
La Lega anti vivisezione insiste: “Guarda caso, subito dopo il nostro intervento, la Provincia e i Comuni di Ardenno, Dazio, Civo e Morbegno hanno deciso di sospendere gli abbattimenti e hanno stabilito di rivedere il Piano Faunisitico provinciale”. E ancora: “Da evidenziare che oggi, secondo la Provincia e i Comuni, la delibera provinciale dello scorso settembre sul prelievo del cervo non sarebbe lo strumento adatto a regolamentare definitivamente la problematica: quello che noi avevamo sostenuto fin dall’inizio, chiedendo una diffida formale all’amministrazione e portando la questione davanti al Tribunale Amministrativo Regionale, che proprio in questi giorni si pronuncerà sul caso. Siamo contenti che il cessate il fuoco sia arrivato – si legge infine sul sito della Lav – ma se le amministrazioni locali avessero agito in modo responsabile fin dall’inizio, ora i cervi sarebbero ancora vivi. Tutti”.
