BRASILE, GLI ANIMALI ESOTICI VENDUTI COME LA DROGA E LE ARMI

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Il 90% degli esemplari muore durante trasporto

Piccoli uccelli canterini, are blu e gialle dell’Amazzonia, scimmie, tartarughe, serpenti, puma. Il traffico illegale di animali colpisce tutte le specie brasiliane. Anche quelle in via di estinzione. Del resto le statistiche rivelano che è uno dei traffici che garantiscono più guadagni, dopo quello della droga e delle armi.
“Un uomo e sua figlia erano in macchina quando la polizia li ha fermati: erano in possesso di questa lucertola e siccome la stavano portando via illegalmente, ce l’hanno portato qui, al centro”, racconta Daniel Neves, responsabile del Centro di selezione per gli animali selvaggi di Rio de Janeiro.
Gli animali esotici vittime di questo traffico, una volta intercettati dalla polizia, vengono trasferiti in questo centro di Rio de Janeiro, prima di essere restituiti al loro ambiente naturale. Ma non tutti gli animali hanno questa fortuna. Anche perché il traffico illegale ha un notevole ritorno in termini economici. “Un’ara si può trovare per 300 reais al mercato nero. Ma costa 2.000 reais in modo legale. È questo il vero problema. La gente ama questi animali, c’è una grande domanda, ma l’offerta è scarsa ed i prezzi si gonfiano. Così la gente cerca quest’animali tra i trafficanti perchè sono molto meno costosi”.
Nel 2011, secondo i dati della ong (organizzazione non governativa) Renctas, 38 milioni di animali esotici sono stati sfruttati per il traffico illegale. E il dramma è che il 90% di loro è morto durante il trasporto. Insomma, una strage.

Tag: animali, maltrattamenti
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