BUSTO, ATTIVISTI ALLE PALLAVOLISTE: "SPOT ALLA VIVISEZIONE? NO, GRAZIE"

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Mail bombing alla squadra varesina, che cambia idea

Appena è circolata la notizia che la squadra di pallavolo femminile Futura Volley-Unendo Yamamay di Busto Arsizio (Varese) avrebbe concesso uno spazio in occasione della partita di sabato 15 marzo per un’iniziativa in favore dell’associazione ProRett Onlus, è scattato il bombardamento da parte degli animalisti: oltre 500 email e telefonate continue. Una settimana incessante, in cui la società sportiva è stata presa di mira dagli attivisti, con missive e chiamate in cui si contestava la decisione di sostenere un’associazione “rea” – ai loro occhi – di favorire l’esecuzione di test sugli animali per la ricerca scientifica sulla sindrome di Rett, rara malattia genetica del sistema nervoso centrale che colpisce quasi esclusivamente le bambine.
Alla fine Futura Volley ha ceduto e, “per ragioni di ordine pubblico”, legate al rischio di possibili manifestazioni e proteste in concomitanza con la partita, ha scelto di annullare l’iniziativa, come annunciano un comunicato ufficiale della squadra e una nota dell’Università degli studi dell’Insubria, l’ateneo in cui Nicoletta Landsberger, direttore del Laboratorio di epigenetica, conduce le sue ricerche sulla malattia, con il sostegno di ProRett Onlus. Nelle telefonate e nelle email, gli animalisti hanno accusato la società sportiva di “finanziare la ‘vivisezione'”. La squadra, comunque, non aveva previsto di devolvere gli incassi della partita.

Tag: animali, maltrattamenti, sperimentazione, vivisezione
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