CACCIA, WWF: “INACCETTABILE L’ESCALATION DI MORTI E FERITI”

Domani, 31 gennaio, dopo oltre 4 mesi di caccia, arriva la chiusura generale della stagione venatoria 2022/23. “Purtroppo in molte regioni le doppiette non si fermeranno perché una serie di deroghe e prolungamenti dei periodi di caccia consentiranno di continuare ad abbattere determinate specie anche nelle prossime settimane”, commenta il Wwf. “Oltre ai milioni di animali uccisi – aggiunge l’associazione -, la stagione di caccia è stata segnata da un numero alto e inaccettabile di morti e feriti. Emblematico il caso dell’Umbria, la regione a più alta densità di cacciatori, dove solo nel mese di gennaio 2023, sono morte due persone durante lo svolgimento delle attività di caccia (in un caso le autorità stanno indagando per un presunto omicidio volontario)”. “Non si tratta di fatalità – dichiara il Wwf – ma di episodi gravi che vengono spesso sottovalutati nonostante il loro ripetersi. Il settore della caccia rappresenta un centro di potere e la politica, a livello regionale e nazionale, continua a farsi dettare l’agenda dalle associazioni venatorie, finanziate con soldi pubblici e supportate dalla potente lobby delle armi. I rappresentanti del mondo venatorio eletti nelle istituzioni operano secondo precise direttive sposando totalmente le richieste delle associazioni venatorie che pretendono e ottengono, ogni anno, sempre maggiori favori, da ultima la possibilità di intervenire con le doppiette anche nelle aree protette e nei centri urbani grazie ad un emendamento votato nell’ultima Legge di bilancio. In altri termini: più caccia meno controlli”.

(Testo Wwf, foto di repertorio)

Tag: animali, caccia, lobby
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