Violazione del diritto europeo e richiesta di una rendicontazione degli sviluppi dati al disegno di legge. Sono il cuore della motivazione (la n.2023/675/IT) con cui la Commissione europea ha chiuso (in anticipo rispetto ai tempi previsti) la procedura Tris relativa alla legge italiana, che vieta la produzione e la commercializzazione della carne coltivata e impedisce di usare termini meat sounding per prodotti a base di proteine vegetali. La norma violata – riporta Il Sole 24 Ore Radiocor Plus – cui fa riferimento la Commissione è l’articolo 6 della direttiva Ue 2015/1535, che impone di sottoporre un disegno di legge considerato non in linea con il mercato unico europeo, agli Stati membri, attraverso la procedura Tris, prima della sua approvazione.Nel caso del ddl sulla carne coltivata, il Governo ha ritirato il provvedimento dalla procedura prima che il Parlamento italiano lo approvasse, per cui la Commissione ha invitato lo Stato membro “a informarla del seguito dato, anche alla luce della giurisprudenza pertinente della Corte di giustizia”, aggiungendo che “in questa fase non vi sono ulteriori osservazioni da parte della Commissione” (in passato la Corte di Giustizia Ue ha deliberato che le leggi adottate in violazione della procedura possono essere dichiarate inapplicabili dai tribunali nazionali).
CARNE COLTIVATA, COMMISSIONE UE: ITALIA HA VIOLATO IL DIRITTO EUROPEO
Tag: animali, carne, carne coltivata
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