LA DANIMARCA AL VOTO ANTICIPATO: C’ENTRA (ANCHE) LA STRAGE DEI VISONI

La premier danese Mette Frederiksen ha indetto le elezioni generali per il prossimo 1 novembre, sette mesi prima della fine del suo mandato. Come riporta Ansa, l’annuncio, era nell’aria da ieri, alla riapertura dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva. La leader del governo di coalizione di centrosinistra ha convocato una conferenza stampa: “La Danimarca è un Paese fantastico, ma sono tempi duri”, ha detto Mette Fredriksen, ricordando il periodo difficile attraversato durante la pandemia e citando l’attuale situazione della sicurezza internazionale e la crisi energetica.

La decisione di Fredriksen è stata presa in seguito a forti pressioni da parte del partito Social Liberale (Radikale Venstre), parte della coalizione di governo di centro-sinistra, che aveva chiesto a gran voce un voto anticipato e minacciato la sfiducia qualora la premier non avesse indetto le elezioni entro l’apertura del parlamento dopo la pausa estiva, svoltasi ieri, primo martedì di ottobre. A scatenare il malcontento del partito alleato e la crisi di governo, è stata la pubblicazione a giugno dei risultati di una commissione d’inchiesta sulla controversa decisione di ordinare l’abbattimento di tutti i visoni da pelliccia in Danimarca – circa 15-17 milioni di animali – fatta dal governo a novembre 2020, quando si temeva l’evolversi di nuove varianti del Covid-19 negli allevamenti intensivi. Secondo la commissione, l’ordine esecutivo del governo non aveva alcuna base legale. Le elezioni per il rinnovo del parlamento avvengono ogni quattro anni e i danesi sarebbero stati comunque chiamati alle urne entro giugno 2023.

(Visoni sterminati, foto di repertorio)

Tag: animali, Danimarca, strage, visoni
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