Il progetto realizzato dalla Commissione europea
È nato per gestire le emergenze e i disastri naturali il consorzio “Catalyst”. Realizzato nell’ambito di un progetto finanziato da un bando della Commissione europea, è stato creato grazie al contributo della Twas, l’accademia delle scienze per i paesi in via di sviluppo, assieme a sei partner europei.
Obiettivo di “Catalyst” (www.catalyst-project.eu) è sviluppare la capacità di ridurre i rischi causati da disastri naturali, adattando le risorse a disposizione a situazioni diverse. Il progetto prevede di raccogliere e catalogare i dati e le prove scientifiche che riguardano la gestione di disastri naturali per offrire alla comunità scientifica e ai governi uno strumento operativo da consultare, ricavandone pratiche utili di gestione in vista di possibili calamità future.
“Catalyst” si focalizzerà sui principali disastri che colpiscono il pianeta: dai cicloni alla siccità, dalle inondazioni ai terremoti, fino alle ondate di calore, agli tsunami e alle frane. Per mettere a fuoco le carenze a livello di conoscenze e per creare una rete condivisa di dati e informazioni più solida.
“La frequenza e l’intensità di eventi climatici violenti in tutto il mondo è aumentata sensibilmente negli ultimi anni e molti Paesi, specialmente nel Sud del mondo, ne risentono in modo drammatico”, ha commentato Romain Murenzi, direttore esecutivo della Twas.
Le zone interessate dal progetto, che si concluderà a fine settembre 2013, vanno dal Mediterraneo all’America Centrale e ai Caraibi, dall’Africa orientale e occidentale al Sud-Est asiatico.
Assieme alla Twas, partecipano al progetto questi enti: Seeconsult GmbH (azienda specializata in attività di gestione dell’ambiente, coordinatrice del progetto), la Fondazione Eni Enrico Mattei, il Centro Helmholtz per le ricerche ambientali in Germania, il Servizio geologico nazionale di Danimarca e Groenlandia, l’Istituto Alterra per l’ambiente in Inghilterra e l’Istituto per l’ambiente e la sicurezza dell’uomo delle Nazioni Unite.