I BENEFICI DELLA RESTORATION LAW

di
Danilo Selvaggi*

Il voto di ieri, 20 giugno, al Consiglio dell’Ue di Lussemburgo, con cui 20 paesi europei su 27 hanno detto sì al testo della Nature Restoration Law sgombra il campo dalle strumentalizzazioni, se non dalle fake news, usate da alcuni gruppi di interesse contro la legge europea per il ripristino della natura.

“La Restoration Law mette in ginocchio l’agricoltura, uccide la pesca, fa fallire l’industria del legname, danneggia l’economia”.

Il Ministro dell’Ambiente italiano Gilberto Pichetto Fratin ha purtroppo sposato questa tesi, pur non sostenendola del tutto come certe categorie avrebbero voluto. Sa bene, il Ministro, che le cose stanno al contrario: se approvata, la Restoration Law porterebbe grandi benefici alle nostre società.

Nella sua nota “piramide dei bisogni”, lo psicologo Abraham Maslow ha suddiviso i bisogni umani in
1) Materiali,
2) di Sicurezza,
3) di Appartenenza,
4) di Stima,
5) di Autorealizzazione.

Cosa succederebbe se leggessimo la Restoration Law come una Piramide di Maslow?
Semplificandola, avremmo tre livelli, tutti fortemente soddisfatti dalla grande azione di ripristino della natura prevista dalla Restoration Law:

1) Bisogni Materiali e di Sicurezza.
Il ripristino della natura migliora i servizi ecosistemici (la qualità dell’acqua, del cibo, dell’aria, del suolo), aumenta la sicurezza idrogeologica del territorio, favorisce l’adattamento ai cambiamenti climatici riducendo l’impatto degli eventi meteorologici estremi. Insomma, una natura in salute soddisfa i nostri bisogni materiali e rende più sicure le nostre società.

2) Bisogni di Appartenenza.
Il ripristino della natura arricchisce i territori e le città di vita naturale (uccelli, insetti, fiori, verde, acqua), rendendo più belli, accoglienti e funzionali i paesaggi, e dunque rafforza il senso di appartenenza delle persone alla natura e alle stesse comunità umane.

3) Bisogni di Realizzazione.
Il ripristino della natura favorisce anche una rigenerazione delle persone, più felici, creative e realizzate grazie ai migliori contesti in cui vivono e alla maggiore capacità di futuro che ne deriva.

Quella che abbiamo dinanzi a noi è un’occasione straordinaria, mai capitata prima d’ora. Risanare la natura di un intero continente, i fiumi, le zone umide, le foreste, gli habitat specifici, gli ambienti agricoli, il mare, i fiori, gli uccelli, gli insetti impollinatori, le città.

Mai come ora la possibilità di rigenerare il nostro mondo e, a partire da questa rigenerazione, riorganizzare le nostre vite, è a portata di mano.

Il Ministro Pichetto Fratin e il Governo italiano cambino idea. Non è bello che il nostro paese sia tra i pochissimi che non hanno ancora capito quanto la natura sia importante, e generosa, e amica.

*Direttore generale Lipu – BirdLife Italia

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