In pericolo anche i turisti che visitano la Regione
L’Enpa contesta duramente gli “abbattimenti selettivi” di oltre 700 caprioli che la regione Liguria ha autorizzato dal 2 giugno al 15 luglio e dal 15 agosto al 30 settembre. “La Regione, per accontentare la lobby venatoria, composta anche da ristoratori e da “mercanti” di trofei di caccia, ha deciso di autorizzare l’uccisione di un gran numero di esemplari: un comportamento gravemente irresponsabile e di parte, incurante della volontà dei cittadini contrari all’uccisione di qualsiasi animale, per divertimento e per lucro”, dichiara la Protezione Animali.
L’abbattimento selettivo mirato a ridurre gli esemplari considerati in “sovrannumero” – come risulterebbe dai dati sempre piuttosto vaghi e approssimativi di improbabili censimenti – è il pretesto utilizzato per giustificare la necessità di ricorrere agli spari. Invece, dietro la vicenda si nascondono interessi fortissimi, legati al commercio dei “trofei” e al mercato della ristorazione, ben poco regolamentato anche sotto il profilo sanitario: forse è per questo che si consente di sparare anche in un periodo, quello della riproduzione della fauna selvatica, particolarmente tutelato sia dalla nostra legge nazionale sulla protezione della fauna selvatica n. 157/92, sia dalle normative europee. Infatti, durante questa fase così delicata è vietata ogni forma di disturbo biologico, anche perché il rumore degli spari induce i soggetti in nidificazione ad abbandonare la nidiata, con un conseguente gravissimo danno per la biodiversità.
“In questo modo – aggiunge l’Enpa – si mette a rischio anche la vita dei cittadini e dei turisti che, nel pieno delle vacanze estive, frequentano la Liguria e che potrebbero finire vittima di incidenti. Per tutelarli, è nostra intenzione intervenire presso gli uffici turistici europei, avvertendoli dei pericoli a cui potrebbero essere esposti i viaggiatori. E’ molto triste osservare che, a causa di scelte locali irresponsabili, l’immagine del nostro Paese all’estero rischia di essere gravemente compromessa”.