Il lupo non e’ il flagello degli allevatori e attraverso adeguate misure di prevenzione e’ possibile vivere con una specie simbolo della fauna selvatica italiana, il lupo. Insomma, “agli abbattimenti, una misura antistorica e nociva di cui si parla nel Piano di gestione del lupo presentato dal ministero dell’Ambiente, esiste un’alternativa in grado di rispondere sia alle esigenze dei conservazione che a quelle degli allevatori”. E’ il Wwf a ribadire che no, il lupo che faticosamente abbiamo protetto con una storia di successo unica in Europa, non va abbattuto. Anzi, gli abbattimenti sono dannosi anche oltre il rischio estinzione di questi splendidi animali, complicando anche la tutela efficace delle greggi. Insomma, “i metodi di prevenzione sono molto piu’ efficaci di quelli letali per ridurre i danni causati dai predatori agli allevamenti” mentre “le uccisioni si rivelano inefficaci o addirittura dannose nella maggior parte dei casi”, come segnala la prestigiosa rivista scientifica ‘Journal of Mammology’. Quali sono questi metodi alternativi? Recinti elettrificati, ad esempio, ma anche il piu’ antico alleato dei pastori, il cane. Di questi veri e propri guardiani del gregge oggi nella sede Wwf ce ne sono tre, due femmine e un maschio, un giovane esemplare di due anni e mezzo dalla stazza gia’ imponente e dal vaporoso pelo bianco. Come spiega l’allevatore Roberto Palozzi, “il nome ufficiale di questi cani e’ Pastore Maremmano-Abruzzese, quindi quando si parla di Pastore Maremmano e di Pastore Abruzzese in realta’ si parla della stessa razza, e’ sempre lo stesso”. Un cane votato alla difesa delle greggi, “era il cane della transumanza- spiega Palozzi- e infatti in Abruzzo lo chiamano ‘il cane bianco delle pecore'”.
LUPI, WWF: NO ABBATTIMENTI, SÌ RECINTI E CANI
Tag: animali, lupi, lupo
Condividi su
Facebook
Twitter
WhatsApp
Email
Editoriale
LA “LAUDATE DEUM” E I PASSERI DELL’EVANGELISTA
5 Ottobre 2023
di Danilo Selvaggi* “Laudate Deum”, la nuova Esortazione apostolica di Papa Francesco, rappresenta un aggiornamento dell’enciclica “Laudato si”, di cui ...