“Il testo della riforma dello statuto è arrivato e lo abbiamo distribuito a tutti i capigruppo. È un testo ufficiale e sul quale possiamo parlare. Siamo indubbiamente soddisfatti perché al di là del ripristino delle competenze, e questo era l’impegno della premier Meloni all’atto dell’insediamento, c’è molto altro. Soprattutto per il Trentino. L’ambiente, infatti, diventa una competenza primaria con un collegamento diretto alla fauna e poi c’è un passaggio importante per quanto riguarda la gestione della sicurezza in relazione agli orsi che arriva in capo alla Provincia.Quando il testo sarà approvato avremo una marcia in più per la gestione dei grandi carnivori”. Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che oggi ha ricevuto il testo di riforma di statuto della specialità approvato dal Consiglio dei ministri il 9 aprile. “Poi c’è la clausola dell’intesa”, ha aggiunto Fugatti. “Non è come noi l’avremmo voluta, però nello statuto c’è facendo salve tutte le prerogative che abbiamo già come autonomia e che non possono essere messe in discussione. Prossimo appuntamento sarà il passaggio nelle commissioni competenti e nei consigli provinciali di Trento e Bolzano”. Poi toccherà al Parlamento.
Il testo interviene sull’elenco delle materie rientranti nell’ambito di competenza legislativa della Regione e delle Province autonome di Trento e di Bolzano e, inoltre, apporta modifiche relative: ai limiti posti a tali ambiti di competenza e alla qualificazione come “esclusiva” della potestà legislativa regionale; alla promulgazione delle leggi regionali e provinciali nonché all’impugnativa delle leggi statali; alle funzioni del Presidente della Provincia; all’esercizio del diritto elettorale attivo nella Regione e nelle Province autonome di Trento e di Bolzano; alla composizione degli organi di governo dei comuni ricompresi in ciascuna Provincia; al procedimento di revisione statutaria con introduzione del principio dell’intesa; alla previsione per cui le norme di attuazione recano anche disposizioni volte ad armonizzare l’esercizio della potestà legislativa regionale e provinciale con quella statale; all’adeguamento della denominazione della Regione e delle Province autonome, ovunque riportata nel testo dello Statuto, alle modifiche della denominazione apportate in Costituzione dalla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3.
ORSI, FUGATTI: “CON RIFORMA DELLO STATUTO GESTIONE IN CAPO AL TRENTINO”

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