Tra i vari temi di confronto di questa campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo, l’ambiente e la natura sono oggetto di confronto più di quanto lo siano stati nel passato. Si registra uno scontro acceso tra chi sostiene che l’Europa deve continuare a fissare obiettivi ambiziosi in questo settore per garantire il benessere presente e futuro e chi, al contrario, si oppone a qualsiasi forma di transizione ecologica e arriva addirittura a dipingere la natura come un elemento ostile da cui difendersi. Questo contrasto è ancor più evidente quando si parla del rapporto con gli animali selvatici, rispetto al quale si scontrano la logica della convivenza e della prevenzione con quella degli abbattimenti, come testimonia la recente proposta di declassare lo status di protezione del lupo per autorizzarne l’uccisione. “Le lobby delle armi e dei cacciatori sono tra le più ascoltate e già nella legislatura europea che si è appena conclusa diversi parlamentari di riferimento del mondo della caccia e delle armi hanno influenzato, anche sensibilmente, le decisioni dell’europarlamento”, sottolinea il Wwf in una nota. Nell’ambito dell’Osservatorio sulle elezioni europee che il WWF sta portando avanti attraverso incontri e dossier, questo tema è stato oggetto di uno specifico studio da parte del WWF Italia finalizzato ad aprire uno squarcio sulla interazione tra questi gruppi di pressione e le forze politiche, sia in fase di campagna elettorale, sia durante l’attività parlamentare. ‘Caccia e politica: come il mondo venatorio influenza le scelte europee e le nostre vite’, questo il titolo del rapporto del WWF, è un approfondimento sul ruolo dell’Unione europea sulle politiche ambientali unitarie e degli Stati membri.
(Testo Wwf riportato da Gea, foto di repertorio)