Due cavalli sottoposti a eutanasia, termine da linguaggio medico-veterinario. Le loro condizioni di salute – riporta La Nuova Oristano – dopo la maxi caduta dell’Ardia di sabato sera non hanno lasciato scelta allo staff veterinario che ha dovuto procedere somministrando loro il farmaco che li ha fatti addormentare per sempre. Un’altra decina di cavalli è invece ancora sotto osservazione, ma fortunatamente sembra essere passato il rischio. Questo è il risultato di un maxi-incidente avvenuto lo scorso 6 luglio durante l’Ardia (palio) di Sedilo. La manifestazione è stata sospesa dopo la caduta di diversi cavalieri nella zona di “su Montigheddu”.
L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) presenterà nelle prossime ore un’istanza di accesso agli atti per conoscere i dettagli della vicenda, riservandosi di agire giudiziariamente nelle opportune sedi. “Abbiamo appreso di questa tragica notizia e riteniamo che manifestazioni di questo tipo vadano superate, in nome di una maggiore civiltà etica e giuridica, e anche nel rispetto del nuovo articolo 9 della Costituzione, che tutela anche gli animali», osserva l’Oipa. «In questa rievocazione i cavalieri si lanciano lungo un percorso scosceso e dissestato a una velocità folle mettendo a serio rischio la vita dei cavalli. È tempo di mettere in soffitta tradizioni obsolete come questa una volta per tutte”.
Secondo l’Oipa, anche questo, come il Palio di Siena e altri analoghi eventi, è un inaccettabile “spettacolo”, retaggio del passato remoto, un’usanza che mette a rischio cavalli e cavalieri. Basta Palii, basta Quintane, basta Giostre con l’uso dei cavalli su piste inidonee: tornei anacronistici che non hanno più ragione d’essere in un’epoca dove cresce e si consolida una sensibilità, sostenuta anche dagli orientamenti giuridici e giurisprudenziali che non vuole usi e abusi sugli animali.
La Lav definisce la tradizionale ricorrenza “una vera e propria corsa al massacro”. E incalza: “Numerosi cavalli sono stati coinvolti in una rovinosa caduta della quale sono stati protagonisti anche 5 partecipanti. Ma se gli esseri umani scelgono volontariamente di correre dei rischi, fino a mettere a repentaglio la loro vita, gli animali non hanno scelta e sono costretti a partecipare a manifestazioni in cui vengono esposti a condizioni estreme e a pericoli mortali. L’Ardia di Sedilo è solo uno dei tanti esempi di eventi che sfruttano i cavalli in maniera crudele e irresponsabile. Chiediamo alle autorità competenti di intervenire immediatamente per abolire eventi come questi”.
(Ardia di Sedilo, foto di repertorio)