Temperature record, siccità estrema e forti temporali improvvisi, cedimenti di montagne, incendi che divampano sempre più frequentemente in tutto il Paese, deforestazione, sono tutti effetti dei cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo e che incidono, in misura diversa, sia sulla salute dell’uomo che su quella degli ecosistemi. “L’incremento del numero di incendi dovuto all’aumento delle temperature estive porta con sé un primo impatto negativo a causa della formazione di polveri tossico nocive che si liberano in atmosfera e che vanno a incrementare, nelle zone interessate, il tasso di inquinamento”, spiega a Dire Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale (Sima), professore alla Statale di Milano, e nel tavolo tecnico Salute e ambiente del ministero. “Ci sono poi i fenomeni estremi come la siccità da un lato e i temporali forti e improvvisi dall’altro che creano problemi sia alle coltivazioni sia alle infrastrutture con conseguenti ripercussioni sulla sicurezza della continuità alimentare – continua Miani – fenomeni che in questo momento non riguardano direttamente l’Italia ma che portano a carestie in molti paesi con conseguenti migrazioni delle popolazioni”. E poi ancora ci sono gli aspetti legati alle deforestazioni, “l’uomo sta invadendo sempre di più territori naturali che prima non venivano toccati e questo avverrà in misura sempre maggiore tanto che le previsioni internazionali dicono che entro la fine di questo secolo vedremo un innalzamento medio dei mari nell’area del Mediterraneo di circa 1 metro, questo vuol dire- continua il presidente Sima- una riduzione delle terre per fini agricoli e dunque ricadute importanti per l’uomo”.
(Foto di repertorio)