“In un futuro non troppo lontano useremo modelli matematici e computazionali al posto della sperimentazione animale. Robotica e bioingegneria possono dare una risposta concreta anche all’ecologia e a migliorare l’impatto dell’uomo sull’ambiente”. Lo ha detto a LaPresse la professoressa Arti Ahluwalia, bioingegnere direttrice del Centro Ricerche Enrico Piaggio di Pisa e decente di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa. “La tecnologia in generale – ha aggiunto – può aiutare l’ambiente: basti pensare alla tecnologia applicata alle nostre case, all’isolamento termico, al lavoro per preservare le fonti energetiche che vengono disperse sia in estate che in inverno. La mia ricerca al centro Piaggio in particolare è incontrata sullo sviluppo di nuove tecnologie per ridurre la sperimentazione animale. Le nuove scoperte scientifiche e tecnologiche basate sull’utilizzo di cellule staminali e sullo sviluppo di organoidi sono tecniche che possiamo sfruttare per ridurre l’utilizzo degli animali nelle sperimentazioni”. Questa parte della ricerca scientifica si basa sul principio delle 3R. “Ossia – spiega Ahluwalia – riduzione degli animali nella sperimentazione, raffinamento della sperimentazione, e replacement, quindi sostituzione degli animali con modelli matematici. Modelli che permettono di traslare le risposte che troviamo al contesto umano. Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione: c’è la speranza concreta che a breve si arrivi a metodi sperimentali migliori, che rispettino l’ambiente. Allo stesso tempo siamo lavorando a creare sistemi che rappresentino i nostri tessuti e i nostri organi, per capire, senza usare animali appunto, come reagiscono a farmaci o a altre sollecitazioni. A breve si useranno questi modelli, invece degli animali da laboratorio”.