UE: STOP A CARNE, OLIO DI PALMA, SOIA, LEGNO, CACAO E CAFFÈ DA AREE DISBOSCATE

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“Chi consuma le foreste non avrà accesso al mercato unico Ue”. Con questo diktat – nelle parole del commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni – la Commissione Ue non perde tempo dopo la Cop26 di Glasgow e rilancia il suo Green Deal. In tre mosse: foreste, rifiuti e suoli. Con la prima – riporta Angelo Di Mambro su Ansa – Bruxelles prevede che i prodotti con origine in “aree di nuova deforestazione” restino fuori dalle porte dell’Unione. Vale a dire che non sarà consentita la vendita di carne, soia, olio di palma, legno, cacao e caffè che arrivino da zone disboscate dopo la data del 31 dicembre 2020. La lista include anche prodotti derivati, come mobili, cioccolata e cuoio. E per chi non si adegua sono possibili confische della merce e multe fino al 4% del fatturato annuo. Le aziende produttrici dovranno rispondere a regole di buona condotta sui loro metodi di lavoro e il nuovo sistema di controlli – che la Ue vorrebbe attivo dal 2023 – si baserà su una tracciabilità rinforzata, con operatori e importatori obbligati a raccogliere e comunicare le coordinate geografiche del terreno, dell’azienda o della piantagione in cui sono state prodotte le merci che intendono spedire in Europa. Alle frontiere saranno poi le autorità nazionali europee le responsabili di controlli e sanzioni. Per facilitare il compito, la Commissione fornirà una speciale classificazione dei Paesi esportatori secondo il rischio di deforestazione. E la geolocalizzazione sarà aiutata anche dai satelliti del sistema Ue Copernicus.

Tag: ambiente, deforestazione, olio palma, ue
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