“Secondo l’ultimo rapporto del Programma di Monitoraggio Congiunto (Jmp) dell’Oms e dell’Unicef, la metà delle strutture sanitarie nel mondo non dispone di impianti idrici (strutture per lavarsi le mani) di base dotati di acqua e sapone o di un disinfettante per le mani a base di alcol nei luoghi in cui i pazienti ricevono le cure e nei bagni di queste strutture”. Lo afferma Unicef Italia in un comunicato stampa. “Circa 3,85 miliardi di persone utilizzano queste strutture, esponendole a un rischio più elevato di contrarre malattie, tra cui 688 milioni di persone che ricevono cure in strutture prive del tutto di impianti idrici”, è scritto nella nota. “Le strutture e le pratiche per l’igiene negli ambienti sanitari non sono negoziabili. Il loro miglioramento è essenziale per il recupero, la prevenzione e la preparazione alle pandemie. L’igiene nelle strutture sanitarie non può essere garantita senza aumentare gli investimenti nelle misure di base, che comprendono acqua sicura, servizi igienici puliti e rifiuti sanitari gestiti in modo sicuro”, ha dichiarato la dott.ssa Maria Neira, direttrice del Dipartimento Ambiente, Cambiamento Climatico e Salute dell’Oms. “Incoraggio gli Stati membri a intensificare gli sforzi per attuare l’impegno assunto all’Assemblea Mondiale della Sanità del 2019 di rafforzare i servizi per l’acqua e l’igiene nelle strutture sanitarie e a monitorare tali sforzi”, ha aggiunto.
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