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“L’entrata in vigore della legge ha subito richiamato l’attenzione su questi reati, a torto e per troppo tempo considerati minori. Lo dimostrano le decine e decine di episodi riportati dai media, le segnalazioni dei cittadini, gli interventi delle forze dell’ordine e delle guardie zoofile, le denunce in Procura. Dopo due mesi e mezzo abbiamo già dei risultati positivi”. Lo ha detto l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, intervistata questa mattina all’apertura dell’Italian pet summit 2025 sulla legge che porta il suo nome, “una delle poche leggi di origine parlamentare che quest’anno hanno raggiunto il porto”.

Con un rivoluzionario cambio di prospettiva, la legge Brambilla accorda tutela penale direttamente agli animali (a tutti gli animali, di qualunque specie), in quanto esseri senzienti e portatori di elementari diritti. “In linea con il Trattato di Lisbona e con la riforma costituzionale del 2022 - osserva la deputata - è un salto culturale notevolissimo che ci pone all’avanguardia in Europa”.

L’altra grande novità è il generale inasprimento delle pene per i reati contro gli animali. “A partire dall’uccisione - incalza l’on. Brambilla - per la quale possiamo dire che finisce l’impunità: la reclusione potrà arrivare a 4 anni nei casi più gravi, “se il fatto è commesso adoperando sevizie o prolungando volutamente le sofferenze dell'animale”, con una maximulta fino a 60 mila euro”, Per il maltrattamento la riforma prevede fino a 2 anni sempre accompagnati dalla multa (fino a 30 mila euro). Sarà punito con 2 anni e 30 mila euro di multa anche chi “partecipa a qualsiasi titolo” a combattimenti o competizioni non autorizzate tra animali. Le misure di prevenzione previste nel codice antimafia, tra cui, per esempio, la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e l’amministrazione giudiziaria di beni personali, saranno applicate anche a chi abitualmente organizza combattimenti tra animali ed esercita il traffico di cuccioli.

“Inoltre - prosegue - per tutti i reati contro gli animali, inoltre, ci sono aggravanti generiche: se i fatti sono commessi alla presenza di minori, se i fatti sono commessi nei confronti di più animali, se sono diffusi attraverso strumenti informatici e telematici”. Il testo introduce a livello nazionale il divieto di tenere il cane alla catena, assistito da una sanzione amministrativa che va da 500 a 5mila euro. Dà alle associazioni “facoltà che chiedevano da tempo, come quella di ottenere l’affido definitivo di animali sequestrati durante il procedimento penale”: per ogni animale il giudice stabilirà una cauzione.

L’on. Brambilla rivendica il suo impegno: “Orgogliosamente mi occupo di cani, gatti oltre che di tutti gli animali in generale, perché oltre il 40 per cento degli italiani accoglie in casa almeno un animale ed io rappresento le loro istanze e le loro esigenze”. Come la richiesta che agli alimenti per animali e alle cure veterinarie non sia più applicata l’aliquota IVA standard, al 22 per cento: “Gli animali non sono beni di lusso e la loro salute e la nostra sono una cosa sola”.

“L’entrata in vigore della legge ha subito richiamato l’attenzione su questi reati, a torto e per troppo tempo considerati minori. Lo dimostrano le decine e decine di episodi riportati dai media, le segnalazioni dei cittadini, gli interventi delle forze dell’ordine e delle guardie zoofile, le denunce in Procura. Dopo due mesi e mezzo abbiamo già dei risultati positivi”. Lo ha detto l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, intervistata questa mattina all’apertura dell’Italian pet summit 2025 sulla legge che porta il suo nome, “una delle poche leggi di origine parlamentare che quest’anno hanno raggiunto il porto”.

Con un rivoluzionario cambio di prospettiva, la legge Brambilla accorda tutela penale direttamente agli animali (a tutti gli animali, di qualunque specie), in quanto esseri senzienti e portatori di elementari diritti. “In linea con il Trattato di Lisbona e con la riforma costituzionale del 2022 - osserva la deputata - è un salto culturale notevolissimo che ci pone all’avanguardia in Europa”.

L’altra grande novità è il generale inasprimento delle pene per i reati contro gli animali. “A partire dall’uccisione - incalza l’on. Brambilla - per la quale possiamo dire che finisce l’impunità: la reclusione potrà arrivare a 4 anni nei casi più gravi, “se il fatto è commesso adoperando sevizie o prolungando volutamente le sofferenze dell'animale”, con una maximulta fino a 60 mila euro”, Per il maltrattamento la riforma prevede fino a 2 anni sempre accompagnati dalla multa (fino a 30 mila euro). Sarà punito con 2 anni e 30 mila euro di multa anche chi “partecipa a qualsiasi titolo” a combattimenti o competizioni non autorizzate tra animali. Le misure di prevenzione previste nel codice antimafia, tra cui, per esempio, la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e l’amministrazione giudiziaria di beni personali, saranno applicate anche a chi abitualmente organizza combattimenti tra animali ed esercita il traffico di cuccioli.

“Inoltre - prosegue - per tutti i reati contro gli animali, inoltre, ci sono aggravanti generiche: se i fatti sono commessi alla presenza di minori, se i fatti sono commessi nei confronti di più animali, se sono diffusi attraverso strumenti informatici e telematici”. Il testo introduce a livello nazionale il divieto di tenere il cane alla catena, assistito da una sanzione amministrativa che va da 500 a 5mila euro. Dà alle associazioni “facoltà che chiedevano da tempo, come quella di ottenere l’affido definitivo di animali sequestrati durante il procedimento penale”: per ogni animale il giudice stabilirà una cauzione.

L’on. Brambilla rivendica il suo impegno: “Orgogliosamente mi occupo di cani, gatti oltre che di tutti gli animali in generale, perché oltre il 40 per cento degli italiani accoglie in casa almeno un animale ed io rappresento le loro istanze e le loro esigenze”. Come la richiesta che agli alimenti per animali e alle cure veterinarie non sia più applicata l’aliquota IVA standard, al 22 per cento: “Gli animali non sono beni di lusso e la loro salute e la nostra sono una cosa sola”.

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ITALIAN PET SUMMIT, ON. BRAMBILLA: “CON LEGGE BRAMBILLA CAMBIO RADICALE NELLA TUTELA DEGLI ANIMALI”

LEIDAA - Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente 16 Settembre 2025 18:02

Da quando il 1° luglio è entrata in vigore la #LeggeBrambilla, l’Italia ha voltato pagina nella lotta ai crimini contro gli animali. In poche settimane abbiamo ricevuto centinaia di segnalazioni da cittadini, associazioni, volontari: un flusso continuo che dimostra quanta consapevolezza e quanta sensibilità ci siano nel nostro Paese. Ogni segnalazione è stata un grido di allarme, e ogni grido ha trovato finalmente una legge capace di dare risposte concrete.

Le forze dell’ordine, forti di questo nuovo quadro normativo, sono potute intervenire con decisione e immediatezza. In #Chieti, a #Trieste, a #Mantova, a #Sassari, a #Taranto, a #Naro, a #Gravina e in tanti altri comuni italiani abbiamo visto pattuglie attivarsi, animali salvati, proprietari denunciati. Questa non è più un’Italia dove la crudeltà passa sotto silenzio: è un’Italia in cui i Carabinieri, la Polizia, la Guardia di Finanza, le Guardie Zoofile agiscono con strumenti nuovi e pene certe.

Le #Procure hanno già aperto numerosi fascicoli, e moltissimi procedimenti sono oggi in corso. È un dato che parla da sé: quando lo Stato decide di riconoscere gli animali come esseri senzienti e tutelati, la giustizia si muove e i responsabili non possono più contare sull’impunità. Ora tocca alla magistratura andare fino in fondo, confermare le condanne e dare il massimo della pena a chi ha infierito su creature indifese.

#LEIDAA #dirittideglianimali #giustizia #civiltà #italia #stopmaltrattamenti #forzedellordine #magistratura #legge

On. Michela Vittoria Brambilla

Da quando il 1° luglio è entrata in vigore la #LeggeBrambilla, l’Italia ha voltato pagina nella lotta ai crimini contro gli animali. In poche settimane abbiamo ricevuto centinaia di segnalazioni da cittadini, associazioni, volontari: un flusso continuo che dimostra quanta consapevolezza e quanta sensibilità ci siano nel nostro Paese. Ogni segnalazione è stata un grido di allarme, e ogni grido ha trovato finalmente una legge capace di dare risposte concrete.

Le forze dell’ordine, forti di questo nuovo quadro normativo, sono potute intervenire con decisione e immediatezza. In #Chieti, a #Trieste, a #Mantova, a #Sassari, a #Taranto, a #Naro, a #Gravina e in tanti altri comuni italiani abbiamo visto pattuglie attivarsi, animali salvati, proprietari denunciati. Questa non è più un’Italia dove la crudeltà passa sotto silenzio: è un’Italia in cui i Carabinieri, la Polizia, la Guardia di Finanza, le Guardie Zoofile agiscono con strumenti nuovi e pene certe.

Le #Procure hanno già aperto numerosi fascicoli, e moltissimi procedimenti sono oggi in corso. È un dato che parla da sé: quando lo Stato decide di riconoscere gli animali come esseri senzienti e tutelati, la giustizia si muove e i responsabili non possono più contare sull’impunità. Ora tocca alla magistratura andare fino in fondo, confermare le condanne e dare il massimo della pena a chi ha infierito su creature indifese.

#LEIDAA #dirittideglianimali #giustizia #civiltà #italia #stopmaltrattamenti #forzedellordine #magistratura #legge

On. Michela Vittoria Brambilla

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GRAZIE ALLA LEGGE BRAMBILLA L'ITALIA HA VOLTATO PAGINA NELLA LOTTA AI CRIMINI CONTRO GLI ANIMALI

LEIDAA - Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente 8 Settembre 2025 17:45

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