USA, ALLEVAMENTO-LAGER DI SUINI INCASTRATO DA UN VIDEO-CHOC

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Scrofe prese a calci e porcellini lanciati in aria

I porcellini appena nati lanciati a casaccio in aria per far canestro dentro delle vasche di plastica, le scrofe prese a schiaffi, scalciate e spinte. E, ancora, animali che si contorcono dal dolore per ascessi non curati. Sono queste alcune delle scene girate in un video sul maltrattamento degli animali in una struttura di allevamento suino del Wyoming. Lo rivela l’Huffington Post.
La Humane Society of the United States (HSUS), un’associazione a difesa degli animali, ha ingaggiato un investigatore anonimo per fargli trascorrere lo scorso mese di aprile come addetto nell’allevamento Wyoming Farms Premium di Wheatland, nel Wyoming.
La HSUS ha mostrato nel suo video un maiale sul cui dorso un’operaia corpulenta si siede e rimbalza anche se l’animale aveva una gamba rotta. Mentr altri soffrivano di prolasso rettale ed uterino.
Wayne Pacelle, numero uno dell’associazione, ha detto in una conferenza stampa che una scrofa è stata costretta a partorire in una data fissata. “Il lavoratore pensava di infilare il suo braccio nell’utero per estrarre i porcellini, ma invece è andato dentro l’ano dell’animale e le ha causato il prolasso lì. Questo animale ha vissuto altri 11 giorni in questa condizione”, ha detto.
Stando a quanto detto dalla HSUS, la fattoria è di proprietà dell’Itoham America Inc., con sede a Denver, che vende alla Tyson Foods, il secondo processore più grande al mondo di carne.
La scorsa settimana, il gruppo animalista ha fatto presente alle autorità locali il presunto abuso e ha esortato l’ufficio dello sceriffo della contea di Platte di perseguire il caso. Ma Pacelle si è detto “molto soddisfatto per il loro interesse e il loro grado di controllo”.
Sul sito web della Wyoming Farms Premium si legge che le proprie strutture “sono costituite da un allevamento con oltre 5.000 scrofe, un ‘asilo nido’ e due rifinitori con capacità di uccidere tutti i suini, un mangimificio per mescolare tutto il cibo necessaro e un ufficio aziendale”. Le aziende sono stati istituite nel 1995 “con lo scopo di produrre suini sani in un ambiente pulito”. Eppure, è stato scoperto questo scempio. E il mese scorso la HSUS ha presentato una denuncia alla Federal Trade Commission, sostenendo che le descrizioni pubbliche del National Pork Producers Council di quel programma di garanzia sulla qualità sono costituite da affermazioni false e costituiscono pubblicità ingannevole.
E lo stesso National Pork Producers Council ha risposto così: “La denuncia alla FTC è l’ultimo attacco degli animali agli allevatori americani di maiali. Un assalto che suona, ovviamente, come una risposta alla vibrata opposizione dell’industria del maiale statunitense alla legislazione del Congresso che potrebbe consentire ai burocrati federali di imporre regole agli allevatori su come allevare e prendersi cura dei loro animali”.
Pacelle (HSUS) ha replicato che l’industria del maiale dovrebbe abbandonare l’uso di gabbie di gestazione – piccoli recinti in cui sono tenute le scrofe durante la gravidanza – e le forze dell’ordine locali dovrebbero vigorosamente far rispettare le leggi anti-crudeltà.

Tag: allevamenti, animali, maltrattamenti
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