FAO: NEI PROSSIMI 10 ANNI AUMENTO DEL 6% DEL CONSUMO DI CARNE E PESCE

Il consumo e l’apporto calorico derivante da prodotti di origine animale e ittica è stimato in crescita del 6% nei prossimi 10 anni. Un aumento trainato soprattutto dalla crescita nei paesi a reddito medio-basso. A fronte di questo aumento di consumi, saranno necessari ulteriori aumenti della produzione alimentare attraverso miglioramenti della produttività agricola per ridurre la denutrizione e le emissioni di gas serra di origine agricola a livello globale. Come riporta Askanews è quanto emerge da un nuovo rapporto pubblicato oggi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao) e dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse). Si prevede che la produzione globale di cereali crescerà a un tasso medio annuo dell’1,1%, trainata principalmente da un aumento annuo dello 0,9% nelle rese. La superficie coltivata però aumenterà solo dello 0,14% annuo, meno della metà rispetto allo 0,33% del decennio precedente. Inoltre, entro il 2034, il 40% di tutti i cereali sarà consumato direttamente dagli esseri umani, mentre il 33% sarà utilizzato per l’alimentazione animale; la produzione di biocarburanti e altri usi industriali rappresenteranno la quota restante. Secondo il rapporto nei prossimi 10 anni la domanda globale di biocarburanti crescerà a un tasso medio annuo dello 0,9%, trainata principalmente dagli aumenti in Brasile, India e Indonesia. Si prevede che l’India e i paesi del Sud-est asiatico rappresenteranno il 39% della crescita dei consumi globali entro il 2034, rispetto al 32% registrato nell’ultimo decennio, mentre la quota della Cina è prevista al 13%, in calo rispetto al 32% registrato nell’ultimo decennio.

Tag: ambient, animali, carne, Fao, pesce
Condividi su
Facebook
Twitter
WhatsApp
Email

Editoriale

Editoriale
LA “LAUDATE DEUM” E I PASSERI DELL’EVANGELISTA
di Danilo Selvaggi* “Laudate Deum”, la nuova Esortazione apostolica di Papa Francesco, rappresenta un aggiornamento dell’enciclica “Laudato si”, di cui ...
Torna in alto