Ogni anno circa 200 esemplari di tartaruga ‘Caretta caretta’ feriti o debilitati vengono soccorsi sulle coste della Riviera dai Centri di recupero emiliano-romagnoli. Oltre il 90% sopravvive grazie alle cure e una parte viene tracciata con dispositivi Gps per raccogliere informazioni utili alle strategie per la loro conservazione. Lo rende noto la Regione Emilia-Romagna in occasione della visita, oggi, dell’assessora ai Parchi, forestazione e biodiversità Gessica Allegni presso alcuni dei centri operativi lungo la costa. Quest’anno la Regione ha stanziato 40mila euro a sostegno dei centri attraverso l’Ente Parco del Delta del Po. I Centri di recupero sono impegnati quest’anno anche nella tutela di due nidi di tartarughe (600 in tutta Italia) a Riccione (Rimini) e a Punta Marina (Ravenna), in particolare cercando di impedire che le uova vengano danneggiate, anche inavvertitamente, in modo da consentire una regolare schiusa. “Questi Centri sono veri e propri presìdi di biodiversità lungo la nostra costa. La Regione sostiene con convinzione il loro impegno, un lavoro prezioso che unisce cura degli animali, ricerca scientifica, volontariato e sensibilizzazione ambientale”, dichiara Allegni.
Editoriale
LA “LAUDATE DEUM” E I PASSERI DELL’EVANGELISTA
5 Ottobre 2023
di Danilo Selvaggi* “Laudate Deum”, la nuova Esortazione apostolica di Papa Francesco, rappresenta un aggiornamento dell’enciclica “Laudato si”, di cui ...