“Sterminare per il divertimento dei cacciatori centinaia di migliaia di piccoli uccelli migratori tra cui fringuelli – 20 grammi di peso, meno di una cartuccia – e storni: questo, vogliono fare molte regioni italiane, una parte delle quali ha così già avviato la campagna elettorale concedendo ai cacciatori nostrani di uccidere animali protetti in tutta Europa”. Le associazioni ENPA, LAC, LAV, LNDC e OIPA rendono noto “l’elenco delle peggiori amministrazioni, certi che alle prossime votazioni gli elettori non se ne dimenticheranno, in particolare quel 70% di cittadini contrari alla caccia evidenziati nel rapporto Eurispes”. “Attenzione. Non c’entrano i presunti danni all’agricoltura – regolamentati dalla lettera a) art. 9 della direttiva Uccelli- ma si tratta solo di un pretesto ‘motivato’ da tradizioni crudeli, superate o inesistenti – per ampliare surrettiziamente le specie cacciabili (lett. c della sopra citata direttiva): proprio per questo, l’Italia ha già subito ripetute condanne da parte dell’Europa”, denunciano ENPA, LAC, LAV, LNDC e OIPA. Inoltre, “le deroghe sono provvedimenti eccezionali, che devono basarsi su solide motivazioni scientifiche e sottoposti a regolamentazioni rigidissime e con regole ferree. Niente di tutto questo oggi”, segnalano le associazioni.
(testo associazioni, fringuello in una foto di repertorio)