Le autorita’ della Nigeria hanno sequestrato oltre 1.600 uccelli diretti in Kuwait in quella che hanno descritto come la “piu’ grande” operazione di traffico illegale di fauna selvatica del Paese. Lo scorso 31 luglio, si legge in un comunicato, il Servizio doganale nigeriano (Ncs) ha intercettato all’aeroporto internazionale di Lagos alcuni pappagalli dal collare e canarini dalla fronte verde e gialla. L’Ncs ha affermato di essere riuscito a intercettare gli uccelli attraverso controlli di routine, precisando che la spedizione non era dotata della documentazione e dei permessi richiesti. Sebbene gli uccelli siano comuni, e’ obbligatorio che siano in possesso dei documenti necessari. E’ in corso un’indagine per individuare e perseguire i responsabili del carico illecito, ha affermato l’agenzia, aggiungendo che gli uccelli saranno consegnati al Servizio dei parchi nazionali per la riabilitazione prima di essere rilasciati in natura. La Nigeria e’ firmataria della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (Cites), il trattato internazionale che regola il commercio di piante e animali rari, ma rimane un centro per il traffico illegale di fauna selvatica. I confini permeabili del Paese, la corruzione diffusa e la scarsa applicazione delle leggi hanno reso il paese un importante snodo di transito per l’avorio, le squame di pangolino e altri prodotti della fauna selvatica.
Editoriale
LA “LAUDATE DEUM” E I PASSERI DELL’EVANGELISTA
5 Ottobre 2023
di Danilo Selvaggi* “Laudate Deum”, la nuova Esortazione apostolica di Papa Francesco, rappresenta un aggiornamento dell’enciclica “Laudato si”, di cui ...
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